Terza sconfitta consecutiva per un Messina che paga ancora una volta disattenzioni e incertezze. Contro il Foggia, la squadra di mister Sullo stava disputando un incontro lineare, senza eccellere, né demeritare. Fofana, il migliore in campo, è stato l’emblema di una compagine che ha voglia ancora di lottare. Da questo segnale bisogna ripartire. I biancoscudati sono attesi nelle prossime gare ad incontri sulla carta abbordabili, bisognerà recuperare terreno in classifica, per non rimanere invischiati nei bassifondi.
Contro i pugliesi, non è dispiaciuto Fazzi, così come Vukusic, autore di un bel gol. Tante le note negative, fra cui il calo di forma di alcuni calciatori. Mister Sullo, non ha a disposizione un organico di prim’ordine e fare paragoni con la squadra dello scorso anno, appare impresa improba. Il calcio non è una scienza esatta, lo diventa dopo il novantesimo. Quindi… Chi gioca in D, può essere più forte di chi si cimenta nelle categorie superiori. Torricelli, Grosso, Liverani, Rigano’, il mitico Villa e tanti altri insegnano.
Tornando al Messina di oggi, partita la caccia al colpevole, individuato da molti nel mister, come era prevedibile ed avevamo preventivato ampiamente quando ancora si sprecavano le lodi su lodi. In campo vanno i calciatori, i quali devono mettere in atto il lavoro svolto in settimana.
Quante sono state le parate del portiere avversario, ieri? Quante sovrapposizioni sulle corsie esterne abbiamo avuto? Si possono subire due reti (le ultime) come quelle di ieri? Servirebbe, adesso, cercare di ottenere il massimo per arrivare ad un mercato di riparazione in grado di rafforzare una rosa ancora incompleta.
Infine, meriti e demeriti vanno suddivisi in parti uguali.
Allenatori, calciatori, dirigenti: forza si riparte!