Solita litania nella città dello Stretto. Il Messina si trova ancora una volta in mezzo alle onde a dover fare i conti con i soliti problemi.
Fare calcio è ormai divenuto difficile a tutti i livelli, far quadrare i conti, in campionati con entrate minime e allestire una squadra in grado di poter ben figurare è impresa per gente esperta e preparata.
È inutile rimarcare, come già si era fatto in tempi non sospetti, che alla base di una società che duri nel tempo, bisogna progettare e affidarsi a persone competenti. I costi di gestione sono tanti e diventano insostenibili se non monitorati.
E adesso? Una nuova nottata è arrivata, il presidente Sciotto sembra ormai deciso a lasciare ed all’orizzonte non si vedono acquirenti. Per un euro il povero, Messina potrà essere ceduto, poi, però rimarranno tutte le altre spese che, in verità, non sono poche. Contributi pensionistici arretrati, stipendi da saldare, iscrizione e quant’altro.
La squadra verrà iscritta ugualmente dal presidente? E poi? Quali scenari si aprirebbero? Ma verrà iscritta? Verrà rilevata?
La nottata è già iniziata.