Messina Settore Giovanile: “Figuraccia Replay”. Nota di difesa del responsabile giovanili… mai annunciato.
C’ERA UNA VOLTA…
Tanti anni fa, ho iniziato ad occuparmi di Scuola Calcio e Settore Giovanile per questioni personali più che professionali, continuando poi per tanti anni anche quando non c’era più il mero interesse personale. Inizialmente strinsi una solida amicizia, in seguito divenuta collaborazione, con il compianto professore Franco Luvarà, acuto organizzatore delle Scuole Calcio dell’Fc Messina del presidente Aliotta oltre che dirigente di quel Settore Giovanile che spaziava dalle squadre “Provinciali” ai “Regionali” sino ai “Nazionali”. In quel contesto giravano i nomi di tanti strutturati dirigenti: Cucinotta, Buttò, Cirino, Beccaria, Angelo Alessandro (sicuramente dimentico tanti altri con cui mi scuso preventivamente), evito di nominare i tanti tecnici, molti di loro di provata esperienza ed, in quegli anni, quasi tutti vincenti o altamente competitivi nei vari campionati di categoria. L’esperienza continuò seguendo il Settore Giovanile del Catania (in A con la costola costituita dai messinesi selezionati e presi in carico dagli etnei dopo il fallimento dell’Fc Messina), poi quella con il Milazzo di Lo Monaco in C2 che mi offrì l’opportunità di espletare il ruolo di dirigente ed addirittura di tecnico sedendo in panchina. Tutto questo sino al ritorno al nuovo Acr Messina.
In quegli anni avevo la possibilità di seguire giovani talenti costruiti in modo professionale, tanti di loro con indubbie qualità, calciatori che ancora oggi vedo sui campi di Serie B, C e D. Un’unica linea collegava, però, tutte queste società: l’organizzazione, la competenza e l’attenzione nel cercare di creare i giocatori del futuro. Quindi, forgiare i prossimi protagonisti in maglia biancoscudata (o rossoblu), generando prospetti utili ad un ritorno economico per la proprietà. Senza andare lontano, lo stesso portiere Fumagalli, al tempo di Aliotta, lo vedevamo allenarsi al Garden Sport con tanti altri portieri agli ordini dell’ex portiere e preparatore Gigi Simoni.
Il Messina di Aliotta/Franza, ad esempio, aveva costruito, tra città, provincia, regione e giovani di altra nazionalità, un settore giovanile selezionato (quello delle squadre Nazionali: Giovanissimi, Allievi e Primavera) valutato oltre trecentomila euro e dissoltosi poi per la mancata iscrizione al Campionato di Serie B, oltre ai giovani dei Regionali e Provinciali (squadre fatte non con ragazzi “raccolti” per strada all’ultimo momento ma sempre provenienti da varie Scuole Calcio).
In questi sette…anzi otto anni non si è creduto che Scuole Calcio, fulcro di un’ispessimento della rappresentanza in città ed in provincia, e Settore Giovanile fossero veicoli importanti per il calcio cittadino per immagine ed economia societaria, oltre che per la costruzione di una importante struttura tecnica di base. Eppure gli esempi nel panorama nazionale ci sono e ci sono stati: Atalanta, Empoli, Reggina, Juventus. Milan, Inter e chi più ne ha…
In questo inizio di stagione 2024/2025 stiamo assistendo al risultato di questa mancata attenzione verso i giovani. Ogni anno ci si è affidati a soggetti e/o società estemporanee che hanno organizzato squadre fatte con ragazzi, NON di proprietà Acr Messina, i quali hanno vivacchiato per brevi periodi con la maglia biancoscudata per ritrovarsi in seguito liberi o restituiti alle società di appartenenza.
Oggi non esistono “Scuole Calcio Acr Messina” neppure in città ed il Settore Giovanile, dai fatti di questi giorni, sembra caduto nel baratro. Azzerata la comunicazione. Mai ufficializzato chi si occupa della struttura organizzativa, dei tecnici e di quali squadre esistano (oltre agli obbligatori “Nazionali “). Solo partecipazione con compagini di “Nazionali” che non riescono a presentarsi in numero sufficiente nemmeno nelle gare casalinghe, senza avere informazione sugli staff tecnici, sulle strutture ed i campi a loro dedicati. Ed ancora: a chi è affidata la Berretti o Under 19?
Il risultato, alla fine, invece, determina note come questa inviata oggi dalla Società, dopo la seconda figuraccia rimediata dai Giovanissimi Nazionali :
NOTA STAMPA Acr Messina
In riferimento alla partita di oggi a Santa Lucia del Mela della selezione Under 15 dell’Acr Messina, il responsabile del settore giovanile, Piero Russo specifica quanto segue.
“Purtroppo, la circostanza che 5 nostri giovani calciatori provenienti da fuori provincia, avessero dimenticato di portare con sé i documenti di identità e l’inattesa assenza di due nostri ragazzi per via dell’influenza, ci ha indotto a schierare i giocatori a nostra disposizione contro il Trapani. Il clamore mediatico, alimentato attraverso i Social, di questa situazione duole in primo luogo a noi che ci prendiamo cura di questi ragazzi e certamente non fa bene agli stessi giovani calciatori. Stiamo tuttavia lavorando per migliorare l’organico dell’Under 15, come abbiamo fatto per le altre squadre impegnate nei campionati nazionali. Spiace che si evidenzino le nostre manchevolezze, non imputabili in alcun modo al presidente Sciotto, mentre passano in secondo piano le buone prestazioni della Primavera o dell’Under 17, oggi sconfitta ma con tanti rimpianti. L’inaspettato intervento del Garante dell’infanzia di Messina, tirato evidentemente per la giacchetta da chi avrebbe il dovere di rispettare la “Carta di Treviso” e non usare i bambini per notizie sensazionalistiche, (che non lo sono), ci addolora, perché mortifica i nostri principi di pieno rispetto dei valori dello sport giovanile. Non permettiamo a nessuno di mortificare i nostri ragazzi né il nostro presidente. Le difficoltà legate all’assenza di campi di allenamento a Messina ci ha creato innumerevoli difficoltà che stiamo cercando di superare”. Conclude così il responsabile del settore giovanile Piero Russo.
Ndr. Proprio in questa nota apprendiamo che il Messina ha un responsabile del settore giovanile di nome Piero Russo, mai ufficializzato.
Piacere ed auguri mister dalla nostra redazione.