MESSINA – Sciotto torna in campo: “Ho preso il Maradona della Serie C”
E’ un fiume in piena il presidente Pietro Sciotto, come da suo costume, quello intervenuto quest’oggi in conferenza stampa allo stadio “G. Celeste”. Tanti gli argomenti trattati ad iniziare dalla campagna acquisti, con la presentazione di quello che lui ha definito “Il Maradona della Serie C“, e finendo alla solita polemica con qualche frangia di tifosi che chiede ancora le sue dimissioni. Non sono mancati gli aneddoti di colore, come la chiacchierata da cui è nata l’idea di prendere Antonino Ragusa. Importanti e significativi anche i passaggi sull’ex direttore sportivo Marcello Pitino, definito come “Il direttore che la città voleva“, sull’ex tecnico Auteri invece ha dichiarato come la scelta fosse tutta di Pitino e non sua. Retroscena importanti anche sul mercato estivo, su cui Sciotto avrebbe voluto mettere veti sulle cessioni di Morelli, Goncalves e Carillo e puntare sul rinnovo di Rizzo, richieste però rimaste inascoltate.
Di seguito alcuni estratti della conferenza stampa: “Dopo due mesi ritorno in campo, pensiamo al presente e al futuro. Sono contento ed orgoglioso degli acquisti fatti in questa sessione invernale. Sono orgoglioso di aver portato a Messina quello che io definisco “Il Maradona della Serie C”, con Antonino Ragusa puntiamo a traguardi ambiziosi. L’ho voluto fortemente, è stata una decisione mia. Ho detto alla squadra che saró presente ad ogni allenamento, è giusto che io goda e soffra insieme a loro. In questi ultimi mesi c’era qualcosa che non andava – prosegue il presidente – ad iniziare dalla fisioterapia. Proprio da una chiacchierata quando ero a curarmi allo studio Calimeri, lui mi ha detto che Ragusa andava lì ad allenarsi e mi è venuta l’idea di questa follia. Non c’è voluto nulla per convincerlo, quando una cosa si vuole da ambo le parti, ci vuole poco. Ora pensiamo a fare risultati, eravamo al 99% retrocessi prima del mercato invernale ma io non mi arrendo mai alle sconfitte. L’obiettivo è quello di tirarci fuori dalla zona retrocessione, i risultati stanno arrivando ma ancora non abbiamo fatto nulla. I conti li faremo a fine campionato, siamo tutti concentrati nel cerare di fare più punti possibili. L’ambiente adesso è sereno, c’è la giusta sintonia nello staff tecnico ed anche nei ragazzi e la partita fatta nello scorso turno ne è stata la dimostrazione. Le vittorie ti fanno diventare forte, si è vista la giusta grinta per rimontare dallo 0-2, dobbiamo continuare ad essere umili e professionali.
Ho scelto il direttore sportivo che la città voleva e lui ha scelto l’allenatore – ci tiene a precisare Sciotto – avevamo un budget che è stato addirittura sforato di 200.000€. Eravamo al ventiquattresimo posto nei tre gironi di C per spesa fatta, io il budget l’ho messo a disposizione. Non cerco visibilità, ho un’azienda tra le prime d’Italia, i fatti sono questi. Su alcune cessioni non ero d’accordo e lo dico chiaramente, ho detto che non ero d’accordo con le cessioni di Morillo e Carillo e volevo il rinnovo di Rizzo. Magari mi sarei sbagliato, non c’è la controprova ma sono fatto così, alle volte intervengo con scelte importanti. Dopo la vittoria della Serie D ero intenzionato a rinnovare gran parte dell’organico, poi ho scelto di fidarmi di chi aveva fatto la Serie A, con lui non ho potuto nemmeno discutere di scelte, mi ha smantellato la squadra. Non ho colpe, non sono state scelte mie. Sono il primo tifoso del Messina, per me è la mia azienda e vivo il Messina ogni giorno della mia vita. Sulle polemiche dei tifosi? Accetto tutto, sono sereno se vogliono contestarmi che lo facessero.“