In conferenza stampa il mister del Messina, Ezio Raciti, nell’ultima conferenza stampa della stagione al termine della sfida persa contro la Turris per 1-2. Una sconfitta indolore per i giallorossi in una gara in cui hanno pesato, forse, più le motivazioni diverse delle due squadra, da una parte un Messina già salvo, dall’altra una Turris in piena corsa playoff a caccia dei punti decisivi per l’ultimo porta utile per la post-season.
“Abbiamo faticato un po’ nelle uscite, soprattutto sul lato destro ed anche nel palleggio non siamo stati fluidi, dice Raciti.Siamo partiti con un 4-4-2 ma ormai è una squadra che ha mentalizzato lo schema del 4-3-3 e quindi nel secondo tempo sono tornato a quello. Oggi mancava Damian che dà molto equilibrio, non è una scusante ma sicuramente forse la scelta delle due punte iniziali non è stata la migliore. Nel secondo tempo siamo partiti bene, il goal è stato un errore individuale. Siamo cresciuti nel corso della partita, avevo detto a tutti che avremmo lottato fino alla fine e così è stato. Ho deciso di far giocare i titolare perchè era giusto così, ho chiesto ai ragazzi di darmi disponibilità nelle scelte e la più coerente era mettere i ragazzi che si sono conquistati la salvezza. E’ stato difficile, abbiamo fatto sul campo 27 punti con una partita in meno, raddoppiando i goal segnati e dimezzando quelli subiti. Abbiamo vinto a Bari, pareggiato a Palermo ed Avellino, ce la siamo giocata con tutte le big, sono contento per quello che hanno fatto i ragazzi e per la mia gestione. Abbiamo fatto debuttare 5 primavera e questo è sicuramente una cosa che lasciamo in eredità alla società. Ho dato qualcosa al Messina e ho anche ricevuto, soprattutto dai tifosi. La parola chiave della mia gestione, continua il mister, è stata lealtà e questo mi ha permesso di avere un rapporto forte con i ragazzi, qualcuno era rammaricato addirittura che si chiudesse la stagione. Sul futuro non dipende da me, per me essere stato protagonista di una salvezza con il Messina è un orgoglio, l’unica cosa che chiedo alla società è di non disperdere il patrimonio che abbiamo, è una squadra a cui manca solo qualcosa per andare in alto. Adesso è tempo di costruire e pianificare per poter programmare qualcosa di importante.”
Ha parlato anche l’autore del goal salvezza del Messina, Giuseppe Rizzo, centrocampista classe 1991 arrivato in riva allo Stretto a giocare con la maglia della sua città per la prima volta dopo un lungo girovagare, e subito protagonista assoluto e beniamino dei suoi tifosi.
“Penso che anche oggi abbiamo fatto una buona partita, siamo usciti alla distanza. Volevamo tutti noi questa salvezza con forza ed è stata ampiamente meritata. Futuro? Messina è la mia opzione, io sono qua e aspetto una chiamata dalla società. Questa settimana è stata assurda, un’emozione incredibile e sono molto contento di come siano andate le cose. Il mister mi ha predetto il goal ma non è stato solo lui, molte persone mi hanno predetto la rete e detto che sentivano un mio possibile goal, è stato qualcosa di indescrivibile.”