Mister Raciti, intervenuto in conferenza stampa nel post partita vittoriosa del Messina contro il Monopoli, ha parlato a tutto tondo non solo sul match ma anche sugli infortuni e sul campionato che stanno disputando i suoi ragazzi. Non solo elogi per la squadra da parte del mister ma anche un forte riconoscimento per il gran lavoro fatto dal suo staff. Raciti ha pure espresso con amarezza il suo dissenso nei confronti di chi nutre ancora scetticismo sulla squadra biancoscudata nonostante i buoni risultati ottenuti dal suo arrivo.
“L’ultima cosa che ho detto ai ragazzi prima della partita è che non bisogna piangersi addosso e che nelle difficoltà escono gli uomini. Sapendo di avere degli uomini importanti ero sicuro che avrebbero fatto una bella partita. Abbiamo disputato un primo tempo stratosferico ed un secondo di sofferenza, senza concedere tiri in porta ai pugliesi. Oggi ci mancavano 10 elementi, di cui 5 col Covid, uno squalificato e gli altri quattro indisponibili. In questa rosa chiunque giochi è pronto per far bene e chi è sceso in campo lo ha dimostrato con grande cuore e determinazione. Nelle prime 18 partite sono stati fatti 13 punti, mentre nelle ultime 10 ne abbiamo collezionati 16, saremmo al quinto-sesto posto in questo lasso di tempo. Vuol dire che la squadra ha fatto bene, invece vedo che c’è dello scetticismo attorno e ciò non è giusto per i ragazzi che ci stanno mettendo il cuore. Per me è un onore allenarli. Voglio inoltre condividere questa vittoria col mio staff fatto da tecnici molto professionali e competenti come mister Cinelli che sviluppa il lavoro tattico. Ho trovato tutto per poter far bene. Spero di poterci tirare fuori quanto prima dalle sabbie mobili, siamo ancora lì e non abbiamo di fatto guadagnato posizioni. Questo avrebbe potuto produrre scoramento in un gruppo molto giovane. Non dobbiamo però guardare la classifica, né in alto né in basso, ma fare più punti possibili e pensare al nostro percorso. Ci saranno dei momenti di difficoltà, ma dobbiamo stringerci tra di noi ed ottenere il massimo per le nostre possibilità. So che basta toccare i miei ragazzi nelle corde giuste per farli reagire da uomini. L’autogol di oggi? Si è trattato di un infortunio figlio del campo scivoloso e del vento, ma non abbiamo concesso un tiro in porta in 90′, i fatti sono questi. Ho avuto, continua il tecnico, solo il timore di un contraccolpo psicologico e ho cambiato tatticamente passando dal 4-3-3 al 5-4-1, perché loro avevano il predominio sulle corsie esterne e ho voluto aprire Statella e Konate. Il Monopoli non dava comunque la sensazione di poter raggiungere il pareggio, anzi avremmo potuto chiudere la partita in campo aperto in un paio di occasioni”.