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MESSINA – PRESENTAZIONE Banchieri con la stampa: “Il calcio è un gioco di errori, vince chi sbaglia meno” 

MESSINA – PRESENTAZIONE Banchieri con la stampa “Il calcio è un gioco di errori, vince chi sbaglia meno” 

Introduzione del presidente  Alaimo: 

Alla squadra mancava un tassello importante che abbiamo riempito con il mister, che ha portato mentalità già alla prima partita. Speriamo di far bene.”

Banchieri si ptesenta

Ringrazio tutta la società per l’opportunità che mi è stata data. Per me è bellissimo poter allenare in una piazza del genere. Abbiamo trovato l’accordo in 5 minuti per poter salvare il Messina. Ringrazio il mister Modica che sono sicuro che ha dato l’anima, ma adesso pensiamo al futuro. Ho detto ai ragazzi che devono avere un atteggiamento combattivo, e già a Caserta avete visto che siamo andati per vincere. Le richieste specifiche sono migliorare quello che si può migliorare, difesa si può migliorare, attacco pure, mentre a centrocampo penso che siamo a posto. Siamo in sintonia per poter alzare il livello della squadra e il direttore cercherà i calciatori con le caratteristiche che servono per questo. Frisenna fino a quando è a Messina scenderà in campo, chi lo vuole deve parlare con il direttore, chi vuole andare via deve prima chiedere alla società. Da ragazzino volevo allenare in una piazza così bella e una città meravigliosa, conoscevo e seguivo già dai tempi di Franco Scoglio, per me è un privilegio. Questa è una bella sfida, se volevo una zona comfort stavo a casa, per me stare bene è stare in campo e dare tutto. Qui giocheremo con una base di 4 dietro, 3 a centrocampo e in base al mercato o 2 sottopunte (4-3-2-1) oppure 2 davanti insieme(4-3-1-2), l’importante per me è che gli attaccanti siano vicini nello spazio. Ho detto alla squadra che impareremo almeno altri 2 sistemi di gioco, si potrà anche difendere a 5. Per riuscirsi bisogna crederci fortemente, chi ha altri pensieri in questi 6 mesi non è al caso Messina. Abbiamo bisogno di tutti, se siamo qua è perché ci crediamo fortemente, chi non ci crede andrà via. Io ho accettato Messina perché è Messina e perché credo che ce la possiamo fare, sono convinto, con tutte le componenti insieme che vanno dalla stessa parte. A me stupisce che gli altri allenatori abbiano detto di no, io dopo 2 ore dalla chiamata ero già in aereoporto, è stato uno dei giorni più felici degli ultimi 15 anni. Per quanto riguarda il contratto, non mi interessa avere contratti lunghi per adagiarmi, mi interessa adesso salvarmi poi si vedrà. La partita di sabato col Latina non vale 3 punti, ne vale 6, è una partita fondamentale dove il focus è su quello che dobbiamo fare per vincere e sbagliare il meno possibile. Il calcio è un gioco di errori, vince chi sbaglia meno. Riguardo gli impianti, da quando sono arrivato dal club sono stato trattato come meglio non potessi.”