(Nella foto in alto la Piscina Cappuccini durante Universiadi 1997-Foto MessinaOggi)
Sappiamo tutti che a Messina è atavica la penuria di impianti sportivi comunali e quei pochi realizzati spesso subiscono l’incuria del tempo e degli usi.
Alcuni privati, ovviamente per motivi spesso commerciali si adoperano per crearne di nuovi, mentre gli oratori cattolici ormai scompaiono nel tempo delle poche vocazioni e del chiudersi in sé stessi. Basterebbe partire da quando fu progettato lo stadio SanFilippo, oggi “Franco Scoglio”, negli intenti dell’allora amministrazione comunale c’era quello di trasformare la vallata in un Centro Sportivo Polifunzionale con campi da rugby, tennis, piscine e chi più ne ha ne metta, alla fine ci si dovette accontentare di uno Stadio bello si, ma scomodo (oltre che senza una degna copertura) e di un Palazzetto adatto solo a quella serie A di Basket in un periodo troppo fugace per dare un senso a quella magnifica struttura. Nel 1997 si svolgono a Messina le Universiadi di Nuoto nell’impianto natatorio della Piscina “Cappuccini” che, per l’occasione, viene tirata a nuovo con importanti soluzioni ed attrezzature tecnologiche fanno del Centro Sportivo Cappuccini uno degli impianti più all’avanguardia in Italia: con la piscina coperta di 33 metri per la Pallanuoto, quella scoperta di 50 metri per le gare e quella con i trampolini per gare di tuffi. Quel grande Centro Sportivo Natatorio (utilizzato da bambini, adulti, società sportive e persino per la riabilitazione) che, per motivi che nulla hanno a che vedere con lo sport, rischia la totale chiusura.
Si, perchè in seguito ad un contenzioso, la piscina scoperta “Cappuccini” (dopo la chiusura di quella coperta, inagibile dal 2019 dopo il crollo di parte del tetto) dovrà chiudere i cancelli a tutti, messinesi e non.
Il contenzioso tra la Asd Waterpolo Messina ed il Comune di Messina porterà quest’ultimo a chiudere il gas con la conseguenza che, con l’arrivo della stagione autunnale, senza l’impianto di riscaldamento, la piscina scoperta dovrà chiudere i battenti. Il Comune di Messina avrebbe voluto affidare la gestione dell’impianto per vent’anni all’Università. Infatti, il 6 dicembre 2021, in attesa della sentenza del CGA, l’Amministrazione Comunale aveva affidato per vent’anni la gestione della piscina all’Università di Messina, ma il 13 gennaio 2022, il CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa) emetteva un’ordinanza con la quale sospendeva l’efficacia della sentenza del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) di Catania, circa la volontà del Comune di Messina di revocare la gestione dell’impianto natatorio alla Asd Waterpolo, restituendo, quindi, con immediata efficacia, la gestione dell’impianto, alla medesima società sportiva.
Non è nostro compito stabilire da quale parte sia la ragione, ma quando un “bene comune” diventa una disputa legale non si fa il bene dei cittadini. Non si può pensare di far risorgere questa città…rendendola meno vivibile, distruggendola. Quindi, per il bene di tutti, non sarebbe il caso di sedersi tutti intorno ad un tavolo e, per il bene di tutti, trovare una “giusta” soluzione?