Niente vittoria per il Messina contro il Santa Maria Cilento. Un pareggio casalingo che però non rallenta la corsa verso la promozione. Per completare il calendario mancano sei partite e le avversarie, nella giornata di ieri hanno ottenuto l’identico risultato dei biancoscudati. È vero che l’Acr è stato fermato fra le mura amiche, ma è anche vero che FC e Gelbison hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per agguantare il pari.
Dalla prossima gara non si potrà più sbagliare e la difficile trasferta di San Luca rappresenta un ulteriore banco di prova per la squadra di Novelli. Alcuni segnali sembrano preoccupanti, l’undici peloritano non è riuscito mai durante l’arco della gara ad alzare il ritmo e alcune pedine dello scacchiere hanno sofferto caldo e stanchezza. Tuttavia, sono state create quattro o cinque occasioni che potevano e dovevano essere sfruttate al meglio. Il rammarico esiste, vincere significava aggiungere un margine maggiore nei confronti delle dirette inseguitrici. Occasione sfumata.
Saranno di basilare importanza I recuperi di Cascione, Giofre’ e Arcidiacono, infortunati di lungo corso. Proprio sulle corsie esterne, in fase di costruzione, si sono notate le pecche maggiori. La palla passa, quindi, allo staff medico che dovrà cercare di restituire al mister Novelli i tasselli mancanti.
Il tecnico messinese dovrà valutare attentamente le condizioni fisiche dell’organico a disposizione, bisognerà correre e sudare.
Fra gli attori principali sarà importante anche il lavoro della società che, dovrà impegnarsi a tutelare nella stanza dei bottoni, il finale di un campionato che si giocherà su vari fronti.