(Foto Acr Messina)
Fin troppo semplice andare a stilare delle pagelle dopo la quarta sconfitta dei giallorossi. Perdere a Catanzaro era nelle previsioni dopo un mercato che ha visto prestiti, seconde e terze scelte approdare a Messina, al contrario di altre realtà che badavano all’obiettivo promozione od a quello della permanenza in C integrando un’organico già competitivo. Evidentemente gli errori commessi a luglio 2021 non hanno, fino ad ora, insegnato nulla alla proprietà (quest’anno più interessata ad accumulare punti per gli introiti da “minutaggio giovani”) a cui vanno addebitate le maggiori colpe ma che non escludono del tutto quelle dell’entourage dirigenziale e tecnico. In campo, però, vanno i giocatori ed allora sotto con i giudizi su quanto visto ieri a Catanzaro, con la speranza che domani possano cambiare:
Daga: è l’interprete principale, insieme a Konate, di come l’inesperienza possa diventare determinante in una gara di per sé difficile. Nella ricerca di un equilibrio, il suo fragile errore fa pendere la bilancia dal lato del più forte. Il ragazzo ha personalità ma in quel contesto non basta, bisogna essere perfetti. Voto 4
Marino: il centrocampo calabrese fa a pezzi quello peloritano. Certo, se consideriamo che il giocatore più “esperto” dell’asse centrale è Fofana e che Marino compiva 24 anni proprio ieri a Catanzaro, non ci si può stupire se, sopratutto nella ripresa, il Messina sembri un pugile frastornato dai colpi dell’avversario. Voto 5
Fofana: alla ricerca del tempo perduto. Commette qualche errore di troppo, dalla sua parte Vandeputte e Bombagi fanno il bello e cattivo tempo, non lo si vede in avanti. Insomma, il capitano non è quello di metà campionato dello scorso anno. Voto 4,5
(42′ st Fazzi: entra in campo per prendere le misure del “Ceravolo”. S.V.)
Iannone: gli capita un’opportunità in tutta la gara, la prende subito ma la sfortuna porta la deviazione che manda la palla sulla traversa e gli fa guadagnare mezzo voto. Peraltro non incide sulla fascia, giocatore che vede la porta ma non è un cursore “saltauomo” ed in fase difensiva…mah. Voto 5
(13′ st Curiale: i tifosi si chiedono perchè il Ds corteggiasse questo giocatore già da gennaio. Troppi acciacchi, poca propensione ad essere un leader, annullato facilmente da una difesa, quella catanzarese che, per quanto abbia nomi di spicco, non ci è sembrata un muro insormontabile. Purtroppo le alternative sembrano ancor più inconsistenti, la prima ha molte, forse troppe, considerazioni del tecnico, la seconda deve ancora imparare i fondamentali. Voto 4 )
Balde: quando non basta il nome. C’eravamo accorti già lo scorso anno della sua poca propensione al gol, non bastano gli appoggi ai compagni (tanti quelli errati) a giustificarne l’utilizzo, sovrastato dal centrale del Catanzaro, lo specchio della sua performance è il tiraccio alle stelle alla fine del primo tempo. Voto 4
Konate: cosa dire di lui?! Tanto tempo fa mister Scoglio trasformò Vendittelli da interditore ad ala destra ed i risultati furono eccellenti. Mister Auteri ci sta tentando, esterno di centrocampo, esterno di difesa, i risultati li vediamo tutti. Sul secondo gol la sua diagonale su Vandeputte è in ritardo di quel tanto da permettere al centrocampista in rosso di anticiparlo davanti a Daga. Non manca l’impegno. Voto 4
Ferrini: la ricerca del tecnico di frenare l’attacco locale con Ferrini e Camilleri, un ventiquattrenne ed un giocatore esperto non riesce. Il primo non è un leader di difesa, al secondo manca la velocità di reazione. Nello scambio centrale tra Vandeputte e Iemmello resta troppo distante. Dalla sua parte spadroneggia Situm e Catania non aiuta più di tanto. Voto 5
(18′ st Versienti: mistero! Forse sacrificato al minutaggio giovani? Certo i suoi eventuali cross si perderebbero tra le non altezze dei nostri attaccanti. Comunque, entra quando il pugile è già suonato. Voto 4,5), Camilleri: giocatore lento, come dimostrato nel secondo e terzo gol dei calabresi, ma con la prerogativa dell’esperienza che altri non hanno. Ieri, gli è andata proprio male. Voto 4
Catania: spaccherebbe il mondo. Il mantra sentito troppe volte e da troppe voci in quel luglio 2021 era “i giocatori di D non possono giocare in C”, giustificando di fatto la rivoluzione copernicana operata da Sciotto e Lo Monaco, ma questo esterno viene dall’Eccellenza e siamo certi che, in un contesto di squadra tecnicamente superiore, avrebbe potuto dare il suo contributo senza perdersi in inutili Slalom che non portano a nulla. Voto 5
Trasciani: ormai è due anni che fa parte di reparti scellerati. Da chi dovrebbe imparare? mettetelo a fare il terzo di difesa con due marpioni, avremmo il suo valore e vedremmo i miglioramenti. Qui fa la fine di Camilleri e Ferrini. Voto 4
Fiorani: il giovane cerca di dare il suo personale supporto, forse potrebbe farlo meglio in un centrocampo esperto ma qui così non è. Si perde tra le maglie rosse. Voto 4,5
(42′ st Mallamo: entra a misurare l’altra parte del campo lasciata da Fazzi. S.V.).
All. Auteri: inutile ripetere gli stessi concetti con parole diverse. Inutile fissarsi sull’utilità di certe pedine, sinora i fatti gli danno torto. Dica al presidente cosa gli manca se vuole contribuire alla passione messinese, altrimenti si dimetta per la sua…salute. Voto 4