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Messina. le Pagelle della “salvezza”. Fumagalli, Ferrini e Ragusa su tutti

L'esultanza di Ferrini e dei compagni a fine partita (foto Giovanni Isolino)

(L’esultanza di Ferrini e compagni a fine partita – foto Giovanni Isolino)

Finisce nel modo migliore la seconda disgraziata stagione del Messina in Serie C che batte una Gelbison apparsa sul campo meglio organizzata e che ha provato di mandare all’inferno della serie D i giallorossi. Le pagelle saranno dopate dal risultato finale ottenuto, ma anche oggi si è vista una squadra incapace di dettare il gioco, di sfruttare le fasce tranne quando a farlo è stato un centrale di difesa come Ferrini che ha dato il “Là” al gol di Ragusa. Dopo ci ha dovuto mettere del suo il portiere Fumagalli che ha schermato la porta evitando la capitolazione.

Fumagalli: C’è nei momenti importanti, in una squadra che non riesce a contenere tutti i colpi degli avanti rossoblu. Voto 8

Berto: soffre, come ormai è solito, la posizione da esterno cerca di contenere le sfuriate sull’esterno degli  avversari, non sempre indovina la diagonale. Voto 6

Fofana: messo lì in mezzo al campo a contenere, non riesce più a trovare le giocate dello scorso anno. Voto 6

 (32′ st Grillo: entra e… male. S.V.) 

Balde: nel primo tempo, corre come al solito, cercando di fare anche il suggeritore ma in avanti manca lo stoccatore. Voto 6,5

 (38′ st Fiorani: solo per fare numero davanti a Fumagalli. S.V.) 

Konate: chiamato in campo dall’inizio per infoltire il centrocampo ed evitare scivoloni. Voto 6

 (15′ st Zuppel: cerca di migliorare il peso all’attacco ma il Messina arretra il baricentro. Voto 6) 

Ferrini: tra i migliori in campo, merita un bonus sia per il miglior tiro verso la porta di D’Agostino che per essersi inventato esterno nell’occasione del gol, fornendo un cross basso sfruttato al meglio da Ragusa. Voto 8 

Ferrara: ha sofferto ma ha messo in campo l’esperienza necessaria per evitare il tracollo della squadra. Voto 7

Trasciani: a volte corre troppi rischi, ma la porta giallorossa resta inviolata anche grazie a lui. Voto 6,5

Perez: solito gioco da centravanti boa, anche se ha qualche occasione per tirare a rete ma non la sfrutta al meglio. Voto 6

(15′ st Curiale: stavolta almeno riesce a ritagliarsi un occasione-gol, forse l’unica vera del Messina, trova però un bravo D’Agostino a negargli il gol. Voto 7 )

 Kragl: ormai gli avversari hanno capito come evitare che il tedesco diventi estremamente pericoloso e lo limitano, esce con la squadra che ormai aveva perso il bandolo della matassa. Voto 6,5

(32′ st Marino: lo si vede poco o nulla in un momento negativo di tutta la squadra. Voto 6)

Ragusa: senza dubbio, oggi, era il più pericoloso tra gli avanti, più reattivo di tante altre volte tanto da anticipare il proprio avversario per insaccare il pallone più pesante dell’intero campionato. Voto 8

Raciti/Cinelli: già alla partenza l’undici iniziale sembra essere più adatto a contenere  che a costruire per l’unico risultato utile: la vittoria. I giallorossi non riescono a frenare gli avversari  e nemmeno a proporre gioco sugli esterni. Anche stavolta i  cambi non convincono del tutto. S’infortuna Fofana ed entra un calciatore mentalmente fuori dalla partita. Hanno dalla loro sicuramente un pò di fortuna e, quindi, si ritrovano un gol con il cross inventato da un difensore alla sua prima discesa sulla fascia e trasformato dal giocatore più atteso  da 5 mesi. Voto 5

Tutti insieme a fine gara per la salvezza – Foto Giovanni Isolino

 

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