Qualche mese fa, tifosi, simpatizzanti ed opinionisti avrebbero immaginato una vigilia diversa per quel che sarà la stracittadina in programma domenica pomeriggio, alle 14.30, al “Franco Scoglio” di Messina. Vigilia che tradisce un chiaro obiettivo d’inizio stagione, fatto di progetti e pronostici equivalenti a chi, forse, ha dato più importanza all’ambizione e meno alla qualità di categoria . Ma non sarà soltanto una sfida per legittimare la supremazia cittadina, bensì un test decisamente importante, per confrontarsi ancora con i propri limiti e le reali possibilità, per continuare a credere in una stagione, iniziata male e che non può e non deve finire malissimo. Una sfida, inevitabilmente sentitissima tra le tifoserie, tanto da concedere uno stimolo in più ai 22 che scenderanno in campo, ed in particolar modo, ad uno dei protagonisti più attesi, un grande ex, che oltre ad aver indossato entrambe la maglie, è un messinese puro sangue, la colonna di sinistra della squadra allenata da Pasquale Rando, il mancino Alessandro Fragapane.
Venticinque anni compiuti poco più di un mese fa. Grande momento per un ragazzo nato e cresciuto in riva allo stretto e che ha realizzato il sogno di ogni calciatore, quello di giocare con la maglia della propria città. Sensazioni da brivido, che solo chi ne ha il privilegio come lui, può provare a descrivere : “Un’emozione immensa indossare questa maglia e questi colori. Ma non mi reputo un ex, perché il “Città” non esiste più, è cambiata la dirigenza, è cambiato persino il nome della squadra. E’ una partita come tante altre, non la definisco neanche un derby, è una sfida che affronteremo come sempre con concentrazione e con l’obiettivo di conquistare i tre punti.”
Parole umili e determinate, mister Rando docet, una filosofia essenziale, che manifesta il suo punto di forza proprio nel pacchetto arretrato di cui il Fraga è una colonna. Qualche riserva per la fase offensiva, a volte priva d’idee, nonostante un modulo che evidenzia tutte le caratteristiche di attaccare, e soprattutto di segnare. Problema opposto per gli uomini di mister Costantino che hanno, statistiche alla mano, le potenzialità anche per mettere in crisi una difesa massiccia come quella dell’Acr: “La difesa è sicuramente il punto di forza della nostra squadra. Loro fanno tanti goal è vero, ma ne prendono anche tanti. Questo fa capire che sarà una partita molto emozionante e tutta da vivere.”
Nel frattempo, il primato, è pratica archiviata, contro un gigante rosa-nero che non lascia scampo ad avversari e crisi societarie, ma c’è chi si concede alla più ottimistica delle speranze: “Il Palermo non è poi così lontano, mancano ancora tantissime partite. L’Acr è una squadra costruita per vincere il campionato, ce la giocheremo fino alla fine, poi come andrà si vedrà, ma noi continuiamo a pensare al nostro obiettivo.”
Non resta che guardare avanti, e provare a vincere la stracittadina, magari con un goal di Fragapane, come l’anno scorso, proprio contro l’Acr nella sfida con l’allora Città di Messina. Una di quelle reti che non potrai mai, neanche per un solo secondo, dimenticare. Una conclusione epica, per la sua bellezza, la sua importanza e la sua appartenenza, chissà se si ripeterà? : “Al termine della seduta di allenamento, si è avvicinato un tifoso, e si parlava proprio di quel goal. E’stato un bel goal. E spero con tutto il cuore che si ripeta. Ma se non si dovesse ripetere, spero che segni qualche altro mio compagno di squadra, per portare a casa una vittoria troppo importante.”