Marco Firenze genovese 30anni e quasi 180 presenze tra Serie B e C si è ritagliato la prima copertina di stagione fra i calciatori del Messina 2324 guidato da Giacomo Modica. Una magica punizione allo scadere ha regalato ai giallorossi un meritato pareggio a Cerignola, campo e squadra di difficile approccio per gli ospiti di stagione.
Ospite a Tcf Messina nella rubrica “Contropiede” di Pietro Di Paola l’esperto centrocampista ha voluto sottolineare la bontà della squadra sotto il profilo umano. “Il mister ha voluto prima gli uomini e poi i calciatori. Ci ha indirizzato a remare tutti dalla stessa parte. Il suo ritornello “PANCIA VUOTA ” risuona in ogni angolo degli spogliatoi e di qualunque seduta tecnica. In partita si vedono i frutti.
Poi l’ambiente sano e appassionato in cui mi ritrovo, dopo aver sprecato varie chance per motivi personali, mi consente di sentirmi affamatissimo e ho bisogno di spingere sull’acceleratore, divertirmi e fare divertire. Ho bisogno di riparare a tante scelte sbagliate per principi caratteriali. Sento che qui posso riprendermi il tempo perso. Anche sul piano tecnico- dice Firenze- il mister saprà ottimizzare le mie attitudini. C’è da recuperare il leggero ritardo di preparazione e anche in questo conto molto sulle capacità del mister. Chiudo dicendo che ho rinunciato a contratti importanti perché ho il mio modo di vedere il calcio. Qui sono venuto dopo dieci minuti di conversazione col Ds Roma. Il perché lo lascio dire a voi”
