Brutta botta per le velleità dell’Avellino la sconfitta a Messina anche perchè maturata dopo che nel primo tempo la squadra di Rastelli aveva dimostrato di avere una caratura tecnica complessiva superiore a quella dei peloritani che, per quanto sia migliorata nelle ultime settimane, non ha ancora quell’armonia di gioco dimostrata dagli irpini: “Direi che il primo tempo è stato tra i migliori da quando sono ad Avellino – esordisce mister Rastelli – siamo stati bravi a pressare, a creare occasioni, siamo scesi in campo determinati. Se il primo tempo fosse finito 4 a zero per noi, nessuno avrebbe potuto dir nulla. Invece, non siamo stati bravi a segnare e ci siamo ritrovati con un gol di svantaggio alla fine. Nel secondo tempo, il campo pesante non ci ha permesso di fare il nostro gioco ed abbiamo preso il raddoppio. Loro sono stati bravi a non concederci più grandi occasioni. Nel calcio, lo sappiamo, ha ragione chi fa gol.”
Di tenore ovviamente diverso quelle del tecnico del Messina Ezio Raciti che loda i suoi: “Abbiamo fatto una partita eccezionale, il merito è dei ragazzi per lo spirito di sacrificio che hanno messo. All’inizio siamo stati timorosi, soffrivamo sopratutto sul nostro fronte sinistro, eravamo troppo bassi. Ci sono stati degli errori, su questo lavoreremo. Abbiamo preso 3 punti importanti per l’obiettivo che sappiamo tutti, la strada è ancora lunga. Quando incontri squadre di spessore devi provare a fare quello che sai fare e fruttare il momento propizio. Siamo stati bravi a costringerli a rincorrere sui lanci lunghi ed abbiamo ottenuto un risultato importante mettendoci qualità ed attenzione.” Quindi è bastato mettere ogni giocatore al suo posto ha dato i suoi frutti? “Ogni giocatore ha bisogno di giocare nel modo migliore a secondo delle proprie caratteristiche. Ad esempio Balde in quella posizione riesce a schermare la loro prima giocata e se prende palla riesce a ripartire, oggi ci ha dato una grande mano, ha grandi doti tecniche.” Alla fine il solito richiamo alla tifoseria: “Ringrazio i nostri tifosi che ci sono stati vicini. Nel primo tempo hanno capito che soffrivamo e quando la palla era da Fumagalli ci incitavano.”