E venne il giorno della verità!
Anche quest’anno la prima squadra della città di Messina è chiamata ad una prova senza appello.
Prevedibile la difficoltà che il traguardo play out nasconde sempre e per ogni compagine costretta ad affidarsi al motto “Mors tua vita mea”.
Il Messina questo, crediamo, lo sapesse bene sin da quando dopo un girone d’andata da incubo aveva cominciato a intravedere la possibilità dei play out come una delle poche speranze di salvezza.
Poi per incanto e meriti il rimpasto tecnico aveva invece fatto sperare in una risalita verso la tranquilla permanenza nella categoria.
Quando si stava toccando la zona della serenità il pallone ha ripreso a girare al contrario. I play out sono tornati la scorciatoia di fine stagione per allontanare la disfatta assoluta.
Ed eccoli i play out! Anzi quel che resta dei play out.
Dopo il primo round il Messina esce a pezzi dalla gara esterna con la Gelbison, squadra di una cittadina campana con poca gente ma tanto cuore.
Oggi con l’ansia dominante arriva il giorno della verità. Ultimo scontro della stagione, sentenza senza appello.
La Gelbison va battuta e la serie C va difesa.
Chi siamo noi per dire come fare?
Il tecnico Ezio Raciti e i suoi ragazzi, ci auguriamo, lo sappiano bene.
Finisce il tempo dei se e dei ma, del si doveva e poteva evitare un giorno come questo.
“È l’ora che volge….e ai messinesi intenerisce il cuore.”
Ci piace che Zio Ezio riesuma l’incazzatura e su di essa voglia costruire l’ultima fatica.
Una fatica che verrà affrontata da tutta la città e non solo allo stadio. Lo spirito di chi ha fede calcistica si muove anche senza numeri, senza biglietti, senza presenza allo stadio.
È con la partecipazione passionale ed emotiva, anche del messinese apparentemente assente o silenzioso che in queste prove sportive si fa la differenza.
Questo solo conta. I proclami e i messaggi di incitamento restano parole se gli interpreti della decisiva prova non la elaborano dentro di loro.
Quindi , tornando a zio Ezio Raciti , va corretto il tiro e “giocare per chi ci vuole bene” ci sembra semplicistico.
Qui a Messina la nostra gente è abituata a combattere contro tutto e tutti, siano essi amici del momento o della vita.
Vale la pena da noi giocare per tutti !!! È un dogma dello sport.
@Ciccio Manzo