Messina: Chi sono i “bambini” di Capuano che hanno affrontato il Catanzaro
Mister Capuano in conferenza stampa ha elogiato per l’impegno profuso i suoi ragazzi, dicendo che non avrebbe potuto chiedere di più a dei “bambini” che hanno affrontato la difficile trasferta contro una delle squadre più attrezzate del campionato. Andando a scorrere l’undici iniziale e poi i cambi vediamo che, se tra i titolari figurava solo un under che però mister Capuano ritiene attualmente il titolare della fascia sinistra, in panchina c’erano quasi soltanto under e sono stati proprio questi gli unici cambi che ha potuto effettuare il tecnico. La squadra vive un momento davvero critico della stagione, forse il più critico non dal punto di vista dei risultati ma per gli uomini che Eziolino Capuano potrà avere a disposizione per la gara interna contro l’Avellino. Se Vukusic e Balde potrebbero recuperare, mentre è più difficile vedere Adorante, c’è anche la rinuncia ai due calciatori risultati positivi ai tamponi e che non saranno a disposizione prima di 10 giorni. A questo punto il tecnico dovrà necessariamente ricorrere alla panchina e soprattutto a quei giocatori definiti simpaticamente “bambini” vista la giovane età e che fin qui pochi, o quasi nessuno, sono stati presi seriamente in considerazione. Andiamo allora a scoprire meglio chi sono:
Tiago Gonçalves: Terzino sinistro a tutta fascia, classe 2000 proviene dalla primavera del Genoa. Su di lui Capuano ha speso parole importanti e forse è quello più pronto tra i baby biancoscudati. Durante il match casalingo vinto per 2-0 contro il Campobasso, Tiago è infatti partito titolare segnando anche un goal. Un approccio totalmente diverso rispetto a quanto fatto nella gestione Sullo in cui aveva trovato spazio solo in Coppa Italia a Castellammare e Foggia per un totale di 27′. In campionato invece, sempre sotto la gestione Sullo, il portoghese era stato impiegato solo per 9′ e sempre in posizione avanzata. Dall’arrivo di Capuano, dopo i primi minutaggi avvenuti sempre nei 10 minuti finali, ha via via trovato sempre più spazio fino alle ultime due da titolare. In lui il mister vede grandi qualità e, al di là dell’emergenza, sembra ormai essere il vero titolare della fascia sinistra.
Gian Marco Distefano: Entrato al 45′ in luogo di Morelli, occupa la fascia opposta rispetto a Gonçalves, ed anche lui è un classe 2000 proviente però dalla Serie D, tra le fila del Paternò con cui l’anno scorso ha giocato ben 28 partite con 3 goal ed 1 assist. Copre tutta la corsia sia in fase difensiva che offensiva ma fin qui, come spesso capita a chi gioca meno, spazio solo in Coppa Italia a Foggia in cui ha giocato per tutti e 90 i minuti. Il discorso però è totalmente opposto rispetto a Tiago, non ha trovato quasi mai spazio con mister Capuano mentre mister Sullo lo ha utilizzato per un’ora piena sia nel derby contro il Palermo che a Monopoli. Minutaggio che si è ridotto invece nella terza uscita contro il Bari, appena 12 minuti e dopo di che solo panchina se si escludono i 26′ contro la Juve Stabia.
Tommaso Busatto: Attaccante classe 2002, è uno dei due baby che vengono dalla primavera del Vicenza. Dotato di una imponente struttura fisica, paga forse ancora, a distanza di quasi 3 mesi, quell’errore in tap-in nel derby contro il Palermo. Per lui però dopo quella partita in cui aveva giocato 20′, il minutaggio si è più che raddoppiato nella trasferta di Monopoli mentre appena 5′ nella prima vittoria casalinga del Messina contro la Virtus Francavilla. Quarto d’ora finale nella prima delle quattro sconfitte consecutive a Picerno e poi per il giovane attaccante si è spenta la luce con mister Sullo che l’ha relegato in panchina per 3 partite consecutive. Stesso destino anche nelle prime 3 gare della guida Capuano che poi però gli ha concesso la mezz’ora finale nella vittoria contro il Campobasso, dovuta soprattutto all’infortunio di Balde. Contro il Catanzaro è stato il primo cambio di Eziolino dopo appena mezz’ora, forse per dare un po’ di peso in attacco, ma tuttavia il cambio non ha sortito gli effetti sperati. Lui rappresenta il prototipo di colui che potrebbe emergere in questo periodo, ma se non fosse stato per l’infortunio occorso a Balde forse la gara casalinga con il Campobasso sarebbe stata per lui l’ennesima panchina e invece gli si sono aperte le porte del rettangolo verde. Adesso è il momento di dimostrare il suo vero valore.
Iulius Marginean: Entrato a risultato già ampiamente acquisito con 10′ ancora sul cronometro, è un centrocampista classe 2001 titolare della nazionale u20 della Romania. Anche per lui vale il discorso fatto per Distefano, fino a quando c’era mister Sullo ha trovato spazio e minutaggio come a Monopoli, per mezz’ora, 18′ nella vittoria contro la Virtus Francavilla, poi 16′ a Picerno e ben 37′ a Foggia. Con l’arrivo di Capuano però anche per lui si è spenta la luce, zero minuti collezionati e solo tantissima panchina. Nemmeno la non convocazione di Damian e l’emergenza a centrocampo con l’uscita dopo soli 30′ di Konate gli hanno concesso qualche minuto in più. Numeri alla mano non sembra uno dei prescelti o almeno fin qui non lo è stato ma chissà mai che la nuova emergenza gli spalanchi un nuovo futuro.
Nicholas Fantoni: Difensore centrale classe 2002 è tra i più giovani in rosa e proviene dalla primavera del Vicenza. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Marginean e Distefano, anche in questo caso ha trovato infinitamente più spazio con mister Sullo mentre nullo lo spazio che gli ha concesso mister Capuano. Un inizio complicato nella prima gara della stagione a Pagani, entrato con la squadra avanti per 1-3 è naufragato nel finale con tutta la difesa nel 4-4. Per lui dopo i 20′ contro la Virtus Francavilla, sono arrivate ben 3 gare da titolare s causa della emergenza difensiva che ha costretto alla doppia indisponibilità simultanea Celic e Mikulic. Nella gara interna con il Campobasso mister Capuano ha preferito adattare Fazzi in quel ruolo piuttosto che affidarsi al baby Fantoni e a Catanzaro gli ha concesso il solo recupero. Anche in questo caso non sembra proprio uno degli uomini di Eziolino però anche per lui questo momento di infermeria piena potrebbe spalancargli un nuovo futuro.