Nel dopo gare spazio alle interviste dei protagonisti, rilasciate ai microfoni di Radio Amore. Per i biancoscudati è stata una vittoria bella e importante, tre punti convincenti contro un avversario tosto che viaggia nelle zone alte della classifica, per Zeman il risultato poteva essere più rotondo : “E’ una vittoria bella, perchè è stata una vittoria raggiunta giocando bene al calcio, fino al 55′ si è vista una partita a senso unico, potevamo stare avanti anche di 4/5 goal; poi ci siamo un pò ritratti, le energie a disposizione venivano meno, siamo stati bravi e fortunati a chiudere la partita”.
Un Messina che non ha mai abbassato la guardia, mantenendo sempre alta la concentrazione, evitando di arretrare troppo il proprio baricentro di gioco, come accaduto più volte nelle occasioni in cui la squadra passava in vantaggio, a parte l’ultimo scorcio di partita in cui il Biancavilla si è fatto sotto. Il tecnico d’origine boema, flemmatico e con aria scontata, sostiene una teoria inattaccabile: “Si è trattato di un calo fisico generale, non si può pensare di giocare una partita a ritmi decisamente più elevati senza pagarne un pò le conseguenze, ci conforta ancor di più il fatto che, nel momento in cui le energie sono state valide, siamo andati in goal e avremmo potuto farlo in più occasioni”.
Alla ricerca della continuità, cercando di colmare un gap con la parte altissima della classifica, per adesso non saranno i “gradoni” a fare la differenza: “Non sono stupido, anche a me piace vincere la Domenica, lavoriamo gradualmente, e i gradoni sono stati fatti con una modalità compatibile alle risorse attuali della squadra”.
Domenica arriva il Palermo, il momento forse è quello giusto, i rosanero arrivano da due partite senza vittoria, e il Messina sembra tornato all’altezza delle aspettative. Il tecnico, nato a Palermo, flemmatico analizza la situazione in maniera pragmatica: “Come detto in precedenza, spero che la squadra arrivi a giocare con ben altri ritmi, al momento abbiamo dei limiti evidenti dal punto di vista atletico, e sommariamente posso dire che avrei preferito incontrare il Palermo in una condizione migliore”.
Brillano i giovanissimi, da Orlando che da il via ad una vittoria dal peso specifico, fino ad Avella che si conferma al di sopra della categoria: “Credo che entrambi possano considerarsi da categoria superiore, mi aspetto da Orlando che con più continuità faccia quello che oggi abbiamo visto in campo, su Avella, non vorrei tirarmi sfiga da solo, trasmette tanta sicurezza”.
Tra i veterani, emerge l’ombra del cobra d’aria di rigore, Coralli ritrova il goal ed è fiero della prestazione sua e di tutti i compagni: “Abbiamo giocato una grande partita, siamo stati bravi a metterla dentro, con meno difficoltà di altre partite in cui non siamo riusciti sbloccarla. Ma allo stesso tempo, bisogna essere bravi a chiudere prima le partite, sul 2-0 abbiamo avuto un paio di occasioni per triplicare, ma non ci siamo riusciti. Nel finale l’espulsione di Fragapane avrebbe potuto metterci in difficoltà.”
Coralli è una vecchia conoscenza di Zeman, sa quanto possa stravolgere il sistema di una squadra, e crede come tanti, che possa farlo bene a Messina: “Il mister lo conosco, valorizza la fase offensiva e, soprattutto la gente che da l’anima in campo, e questo è molto stimolante”.
A fine partita, la gente pensava già alla prossima, basta poco per ritrovare il feeling con questa piazza: “I tifosi se lo meritano, cantano sempre 90 minuti su 90…Domenica è una partita difficilissima, ma noi ce la metteremo tutta, per regalare una gioia a questa cornice meravigliosa”.
Delusi ed amareggiati in casa Biancavilla, mister Mascara, non nasconde il suo rammarico: “Dispiace perchè venivano da sei risultati utili consecutivi, ma è stata una partita dura, e bisogna anche dare merito agli avversari”. Le sconfitte maturate oggi, nelle zone alte della classifica, evidenziano un gruppone, ma il Palermo è lontano anni luce: “Peccato che una squadra blasonata come il Palermo abbia ammazzato il campionato, troppo superiore alle altre formazioni, non si può giocare ogni anno con la consapevolezza, che qualche squadra ben più importante ti rubi totalmente la competitività. Se non ci fosse stato il Palermo, sarebbe stato un campionato davvero combattuto ed equilibrato”.