Matteo Bellopede, classe ’99 difensore centrale, da due anni nella Città dello Stretto, figlio di Antonio Bellopede, capitano storico dell’Acr Messina di Scoglio e Luigi Manno, classe 2000, portiere, sono protagonisti in panchina che fanno comunque sentire il loro supporto alla squadra. Belllopede non può non tifare per uomini del calibro di Lomasto e Sabatino mentre Manno non può non non riconoscere la bravura del suo compagno Lai, portiere titolare, pur essendo sempre pronto a subentrare e chiudere la porta agli avversari.
Per entrambi un ottimo rapporto con la città. “Messina – dice Matteo – è una bellissima città così come anche le persone. Peccato – affermano – non poterla vivere a pieno a causa di questa emergenza Covid”. Sia Bellopede che Manno conoscevano già Messina, il primo, Bellopede, per il trascorso con la maglia del CDM il secondo invece, Manno, per aver trascorso il periodo dell’Under 19 a Catania dove ha avuto modo di fare amicizie anche con calciatori della Città dello Stretto.
Ottimo anche il rapporto con il presidente Sciotto. “E’ un presidente – spiegano i due – che crede molto nel progetto. Riesce sempre, quando può, a caricarci, al fine di darci quel sostegno e quello stimolo in più per continuare a far sempre bene”.
Fare bene nel campionato è stato da sempre l’obiettivo principale della squadra. “Quest’anno è stata una stagione particolare, caratterizzata dal Covid. Non abbiamo mai smesso di lavorare. Con il mister, bravo a mettere la persona al primo posto e poi il calciatore, abbiamo anche provato, al fine di migliorarci, quelle situazioni in cui andavamo in difficoltà. Il nostro augurio e che il prossimo anno si possa tornare alla normalità anche perchè, per il tipo di gioco che esprimiamo abbiamo bisogno di continuità. Peccato per alcuni punti in classifica lasciati per strada ma – sostiene Manno – una squadra vincente non deve cercare alibi”.
L’augurio per i due è che il 2021 possa continuare sulla falsariga di quest’anno all’insegna della continua di risultati. “Le aspettative – concludono – sia a livello personale che collettivo sono tante, Messina è una città importante, visto anche il trascorso calcistico, non merita di rimanere in queste categorie e l’assenza di pubblico, (fuori dal Covid) era dovuta anche all’esistenza di due società che militano nella stessa categoria “.
Bellopede infine rivolge un pensiero al padre, storica bandiera del Messina di Scoglio. “Mi ha insegnato e continua ad insegnarmi molto. Uno dei suoi sogni è quello di vedermi giocare al “Celeste”. Mi racconta spesso del sottopassaggio che dalla curva portava al campo. Le descrive come emozioni che difficilmente si dimenticano”.
Manno invece un pensiero lo rivolge a mister Limone. “Preparatore dei portieri qualificato. Si vede che ha molta esperienza e per me è una grande fortuna allenarmi con lui. Non mi resta che crescere sotto l’aspetto mentale e fisico. E’ un bene averlo qui a Messina dopo gli anni trascorsi in Ungheria al fianco del Ct Marco Rossi.
Due ragazzi straordinari, Manno e Bellopede jr. La dura legge del calcio li costringe a crescere all’ombra di compagni più esperti da cui attingere le migliori lezioni per il futuro. Ma senza di loro, che premono sul collo dei titolari, sarebbe per tutto il gruppo una storia diversa. Auguri ragazzi il campo vi aspetta.
,