(In alto l’undici del Messina. in basso Garnett, Bonner e Busca con la Pallacanestro Messina: due squadre in Serie A)
Per Messina ed il Messina Calcio si prepara l’ennesimo bivio degli ultimi ventanni. Dove saremo il prossimo anno? Avremo ancora una squadra di calcio con i suoi colori che rispetterà la sua tradizione nata nel 1900 (insieme al Palermo) che la riporta tra le prime 18 realtà del calcio nazionale?
E’ vero, non si è ancora chiusa l’epopea Sciotto/Aad invest group che in 8 anni ha prodotto una sola gioia per i messinesi, la promozione dalla Serie D alla Serie C, dai dilettanti al professionismo con un gruppo tecnico capitanato da Pierluigi Di Santo, Direttore Generale, Cocchino D’Eboli, Direttore Sportivo, Claudio Cammarata, Segretario, dal dirigente Roberto Buttò, dal tecnico Novelli con il suo staff, da Radio Night (emittente della società) affiancata all’Ufficio Stampa e dalla forza di volontà di quei giocatori/uomini dal piglio di guerrieri, come sappiamo, non sfruttata dall’ormai ex presidente Sciotto. Un inizio di organizzazione societaria, un gruppo che, a mio dire, poteva riaprire una stagione vincente. Invece, ci ritroviamo oggi, con la società ceduta ad un gruppo per lo più inesistente, e se fino a ieri avevamo avuti avventori locali e stranieri dediti più a mettersi in mostra o ad accaparrarsi il “bottino”, adesso siamo quasi arrivati al “de profundis”.
I neo acquirenti che non danno alcuna fiducia, una situazione di classifica quasi disperata, una società al limite della disorganizzazione (tranne qualche rara eccezione), un monte debiti da scalare ed una vicina retrocessione (in caso positivo) o totale scomparsa per fallimento (oggi ipotesi più probabile).
Ed allora, “venghino, venghino lor signori” , una città Vi aspetta. Che sia Antonini o Ferrero o qualsiasi imprenditore (che però abbia un vero curriculum da imprenditore, un fatturato reale e non solo a parole) capace di trovare interesse in questa bella e sfortunata città.
Ma vogliamo guardare avanti, con la morte nel cuore, se dovesse accadere la seconda delle ipotesi fatta appena prima, la nostra speranza o il nostro sogno è che nasca una nuova società, composta da persone perbene e con una grande mentalità organizzativa (gli esempi li abbiamo avuti: Massimino, Aliotta, Franza, il presidente Caruso della Pallacanestro Messina, oggi il presidente Costantino dell’Akademia S.Anna Messina con l’unica squadra messinese che lotta ancora per la A), amanti di Messina, ed anche se dovesse andar male qualche annata, noi tifosi e noi stampa saremo sempre lì a sorreggerla. Attenzione, al contrario se vedessimo personaggi equivoci o gli stessi che in questi anni hanno solo giocato con il sentimento della gente manteneteli distanti, perchè saremo ancora quì a vigilare e criticare.