L’EDITORIALE. Messina: tre quarti d’ora di speranza e passione
Si torna da Palermo con un pari quasi insperato alla vigilia. Un punto pesante e dai tanti possibili risvolti.
La campagna acquisti, operata dal nuovo diesse Pitino, sembra sia stata realizzata con attenzione e con una reale conoscenza del supporto che possono offrire calciatori come Rizzo, Statella, Piovaccari, Camilleri e Caruso.
Proprio questi nuovi tesserati sono chiamati a rinforzare una rosa apparsa sin dall’avvio del campionato modesta. Colpa del budget a disposizione? Non è tenuto saperlo.
Quando la casa ha iniziato a bruciare, l’inversione di tendenza sembra aver riportato un pizzico di fiducia.
Tornando alla partita contro i rosanero, il Messina ha indossato due maschere. Nel primo tempo quella di Don Abbondio, nella ripresa di Sandokan.
Modulo errato e pavido ad inizio gara, temerario e incisivo al secondo gong.
In campo si è visto un attaccante che ha giganteggiato, Piovaccari, calciatore che non ha bisogno di presentazione e che, malgrado i 38 anni, è un lusso per la categoria. Il suo ingresso ha ringalluzzito la squadra e ha dato giovamento alla manovra. Fofana ha finalmente dimostrato di poter essere utile, così come Russo. Mentre Adorante è tornato a combattere. Goncalves e Marginean hanno ritrovato il gol e la voglia di correre, mentre Statella nei minuti che è stato impiegato ha confermato le sue qualità, contrassegnate da tante presenze nell’arco della sua carriera e non spezzoni o secondi.
Adesso si andrà a fare visita al Bari, la capolista. Una partita che si preannuncia difficile, ma la strada per il Messina sembra essere meno irta.
Mister Raciti sarà chiamato a schierare la migliore formazione possibile e l’abbondanza di una rosa che non è stata sfoltita colpevolmente potrebbe essere un’arma a doppio taglio.
Intanto, in società si cerca di ritrovare un bandolo della matassa ingarbugliata in diverse occasioni. Addii, ritorni, si vedrà alla fine chi avrà avuto ragione, girando lo sguardo anche alla situazione economica della società, che speriamo possa essere ancora buona per garantire un futuro da Messina.
Solito giro, solita giostra, soliti noti, sperando di cambiare musica.