MESSINA: Pagelle fotocopia: a volte si elogia il gruppo, altre lo si risparmia
(Gelbison Messina – Foto Giuseppe Palladino)
E’ ovvio che in una partita determinante come l’andata dei play-out, le pagelle risentano del risultato finale. Risultato, forse, non determinato dall’atteggiamento dei singoli giocatori ma, con buona probabilità, da quello stabilito a tavolino da tecnico e staff prima della gara. Per il Messina c’è ancora il tempo per recuperare nella gara di ritorno ma la società avrebbe bisogno di iniziare ad essere lungimirante ed iniziare a pensare che sarebbe meglio puntare a degli obiettivi più prestigiosi sin da inizio campionato.
Fumagalli: non viene disturbato granché dagli avanti campani nonostante il quasi continuo assedio durante la gara. Delegato a perder tempo, nulla può sulla conclusione ravvicinata di Tumminello e nulla avrebbe potuto al 19′ della ripresa se Infantino e Kyeremateng avessero toccato la sfera a pochi centimetri dalla riga di porta. Voto 6
Marino R.: se qualcuno pensava che fosse delegato alla costruzione degli attacchi biancoscudati vuol dire che viviamo di sogni, perchè anche a lui come agli altri era stato assegnato il compito (principale) di distruggere le azioni avversarie, infatti si prende anche una ammonizione. Voto 5
(28′ st Baldè: entra per alzare ulteriormente il muro difensivo ed…il Messina prende il gol. Sfortunato. Voto 5),
Berto: inutile stare a dire che non è un cursore o un esterno di ruolo, il compito datogli era: difendere. Voto 5
Fofana: per i centrocampisti potremmo fare copia-incolla del loro prodigarsi a difendere e pensar poco (o per nulla) ad attaccare. Voto 5
Balde: doveva pensare a difendere o ad attaccare? Lo vediamo tanto ripiegare e poco cercare la porta. Voto 5
(13′ st Ragusa: una caviglia in disordine, entra con la voglia di fare e, per qualche…istante, ci riesce anche, ma la partita era avviata in altro senso. Voto 5)
Ferrini e Ferrara: bella coppia che non può avere problemi contro un attacco sterile come quello della Gelbison. La questione, però, è che non si può pensare solo a difendersi. Voto 5
Trasciani: copiamo quanto detto per gli altri difensori? va bene in una difesa a tre dove sia uno di questi, ovviamente meno sull’esterno (vedi Berto) dove Kyeremateng ha più corsa. Voto 5
Fiorani: altro centrocampista più che sufficiente nell’attaccare le caviglie degli avversari seguendo i dettami del tecnico, ma che non sia mai che si affondi in avanti! Voto 5
(13′ st Konate: sostituisce Fiorani in tutto e per tutto, anzi, per lui è la soluzione migliore. Voto 5)
Perez: il classico “centravanti boa” della pallanuoto ma…dove sono i compagni??? Si crea da solo una palla-gol ma manca la mira. Voto 5
Kragl: trasformato in difensore anche lui, cerca di illuminare le rare avanzate ma, appunto, sono così rare che si sfianca inutilmente. Voto 5
All.Raciti/Cinelli: troppe lodi in passato e troppe critiche adesso. Questo è lo staff tecnico del Messina, ieri era così (campionato precedente) ed oggi è sempre lo stesso. Forse ci si poteva accorgere prima del modo sparagnino di mettere in campo i giocatori. Hanno tentato di uscire indenni dal campo di una squadra che non vinceva in casa da 10 partite, sperando in qualche colpo in avanti nelle rare volte che ci si affacciava all’altra metà del campo, ma per dirla con un antico detto “non è sempre festa”. Voto 4