Alla presenza di numerosi giornalisti e tifosi, la società Acr Messina ha presentato il proprio staff dirigenziale e il progetto sportivo alla piazza. In rappresentanza della società, Paolo Sciotto, Pasquale Rando, Antonio D’Arrigo e Davide Manzo, hanno esposto con chiarezza la loro idea di calcio, trattando diversi argomenti e rispondendo a numerose domande della stampa presente in sala.
Queste le parole dei diretti interessati, primo tra tutti Paolo
Sciotto che ha indicato la via dalla quale dovrà partire il rilancio: “I tifosi sono l’anima, il Messina è dei messinesi. Sappiamo gli errori che sono stati commessi ma la passione è per questa squadra, siamo felici di essere qua, ma con le persone giuste accanto, con i tifosi, con la stampa… Oggi non è più il momento di pensare al passato, attorno all’associazione calcio riunite c’è un grande interesse. La pressione a volte ti porta a sbagliare, io sono giovane, e qualche volta mi sono lasciato andare…
La mia famiglia e tutti noi qui presenti, abbiamo voglia di fare bene.”
Successivamente è intervenuto il direttore sportivo Obbedio: “Non è stata una scelta difficile da parte mia, sapete l’affetto che mi lega a questa città, a prescindere dalla categoria.
Sono consapevole del grosso peso che mi aspetta per rilanciare la mia squadra del cuore e andando in giro lo percepisco ancora di più, la gente mi ferma e mi chiede del futuro. Oggi inizia una tregua anche da parte della stampa, ci vorrà tempo perché costruire non è facile, è un campionato che i tifosi ed anche io non abbiamo accettato, ma da oggi si cercherà di aprire un nuovo ciclo per fare bene per questi colori. Le fondamenta sono state gettate grazie ai dirigenti del Camaro.”
Prosegue poi ancora il Ds: “L’allenatore è stato individuato, è in vacanza, deve essere un allenatore da Messina, per costruire bisogna scegliere un certo tipo di mister. Per quanto riguarda i giocatori, con qualcuno abbiamo parlato, altri arriveranno lunedì. I giocatori devono capire che indossare questa maglia non è facile, in questi anni qualcuno non meritava.
Bisogna scegliere gli under che son pochi e non è facile in un periodo in cui si costruiscono le squadre primavera.
Penso che la famiglia Sciotto ha commesso tanti errori ma li ha pagati troppo cari. Bisogna arare, seminare e raccogliere ma ci vuole tempo. Lo scetticismo che si potrebbe avvertire non è giustificato, stiamo lavorando per diventare una società solida e seria ma ci vuole tempo. Se il Palermo dovesse essere messo nel nostro girone, non cambia nulla, le partite vanno giocate. È ovvio che il lato economico conta, sarei un folle a dire il contrario, ma io credo tanto nel lavoro, in particolar modo in una categoria che è fatta di dilettanti professionisti, contano le motivazioni.”
Concludendo il proprio interevento così: “Mi hanno telefonato in tanti, alcuni per venire altri per dissuadermi.
Io sono ambizioso, se son venuto vuol dire che ho visto qualcosa di buono. Quattro anni fa venni e scappai con l’aliscafo.
Essendo una categoria particolare non ci si può fissare sul modulo, tra quelli contattati c’era quello che preferivo, ma chi per motivi familiari chi per altri motivi hanno rinunziato.”
Breve l’intervento di D’Arrigo sulla questione campagna abbonamenti: “Per la campagna abbonamenti ci stiamo pensando ma non è questo il momento.”
A corollario della conferenza stampa sono poi arrivate le parole del Responsabile dell’area tecnica Rando, che con tono di voce forte e sicuro ha anch’esso rincarato la dose su diverse situazioni, dai tifosi, ai conti e alle avversarie possibili del girone: “Abbiamo bisogno di una mano, guardiamo avanti.
La somma messa dalla famiglia Sciotto è importante, naturalmente abbiamo fatto dei calcoli, che vedono al momento alcune voci a 0, fra le quali quella degli incassi.
Per quel che riguarda il campionato, lo scorso anno le squadre hanno ceduto troppo presto, forse già in partenza alla corazzata Bari. La Turris ad esempio che aveva preso giocatori importanti, già all’inizio è partita sconfitta, mandandoli inoltre subito via. Si giocherà per vincere, anche se c’è il Palermo. Noi abbiamo iniziato dalle fondamenta, dal magazziniere…
Cercheremo di prendere giocatori che sono già pronti. Non faccio i nomi.”
Dedicando poi un pensiero ai giovani del Camaro: “Abbiamo anche dei giovani del settore giovanile, che ci hanno dato tante soddisfazioni.”