KART. DAMMUSO DAD&SON TRIONFA ALLA 24H WEK DI MESSINA
Spettacolo e grandi emozioni per la quinta edizione della gara Endurance della durata di 24 ore organizzata dal Karting Club Messina del responsabile Duilio Petrullo.Secondo posto per Gattopardo, al terzo Kairos Racing. Nella F2 successo di MRT Maiden, precedendo all’arrivo Team Lucania Wek e Lions.
Dammuso Dad&Son si aggiudica la quinta edizione della 24H di Messina, spettacolare prova Endurance organizzata dal Karting Club Messina del responsabile Duilio Petrullo, tappa del campionato WEK (World Endurance Kart), che si è svolta in collaborazione con RD Events. La squadra del team principal Antonio Truscello ha iscritto per la terza volta il proprio nome nell’albo d’oro della prestigiosa manifestazione al Kartodromo di Messina dopo i precedenti sigilli del 2021 e 2022. Ventiquattro ore di intense emozioni, passione, entusiasmo, pura adrenalina e sano spirito sportivo, con uno splendido pubblico sugli spalti. Venti team a darsi battaglia in pista, suddivisi nelle categorie F1 e F2, provenienti da varie regioni d’Italia e anche dall’estero, con Spagna, Francia, Bulgaria, Svizzera e Belgio rappresentate, dando ulteriore lustro all’evento.
Dopo le prove libere, le qualifiche di 10’ decretano la pole position di Gattopardo, data la penalità inflitta nei confronti di Kairos Racing. Eiriz Pro completa la prima fila. A dare il via ufficiale, sabato alle ore 12.30, sventolando la bandiera tricolore, è Gianni Marchesan, responsabile del Circuito KCE Misanino “Marco Simoncelli”. Buona la partenza di Gattopardo con Pietro Grima, alle sue spalle Dammuso Dad&Son sorpassa Eiriz Pro, ingaggiando nelle battute iniziali un appassionante duello per la seconda posizione. La sfida entra nel vivo, con la durata massima di ogni stint pari a 65’ e l’alternanza dei piloti alla guida. Allo scoccare delle due ore Gattopardo conduce su Dammuso Dad&Son, Eiriz Pro e Kairos Racing, lotta a quattro che infiamma subito il pubblico. Si diversificano, quindi, le strategie, con i team manager instancabilmente al lavoro per monitorare i tempi e scegliere le migliori soluzioni possibili. Trascorse 6 ore, Kairos Racing ha osservato 5 pits, Dammuso Dad&Son e Gattopardo 6, Eiriz Pro 7.
Si fa buio, con la cornice mozzafiato dello Stretto sullo sfondo. A metà fatiche, alla dodicesima ora, la gara comincia a tingersi dei colori di DammusoDad&Son (11 pits), più saldo al comando della corsa, precedendo Gattopardo (12), Eiriz Pro (13) e Kairos Racing (14). La tredicesima ora apre la fase di cambio tecnico, con lo staff chiamato alla sostituzione degli pneumatici. Nella notte la stanchezza affiora e i volti appaiono più tirati. La pioggia fa capolino, fino ad aumentare sensibilmente, complicando i piani dei team e rendendo piuttosto arduo il compito per l’asfalto viscido. Il meteo migliora dalle prime luci dell’alba, in proiezione del rush conclusivo da correre sotto il sole. Quando mancano due ore Dammuso Dad&Son tiene il vantaggio su Gattopardo (a 11 giri di distanza ma con due pits in più) e Kairos Racing. Situazione pressoché invariata ad un’ora dal “gong”. Dammuso Dad&Son effettua la ventinovesima sosta proprio a ridosso della chiusura e conserva tre giri di margine sul principale inseguitore, un gap rassicurante.
Si va verso il momento più atteso, che arriva alle 12.30 di domenica. Marco Broccio affronta l’ultimo stint per Dammuso Dad&Son, tagliando da solo il traguardo (2063 giri percorsi) e condividendo poi il successo con l’intero gruppo, a partire dai compagni Ivan Bottari, Elio Lucchesi e Andrea Truscello, tutti protagonisti del trionfo. Piazza d’onore, a tre giri, per Gattopardo, con il quintetto composto da Pietro Grima, Fabrizio Anello, Valentino Fusco, Sara La Fauci e Lorenzo Tappa che ha dato saggio di abilità e compattezza, provando in ogni modo ad insidiare la leadership dei rivali. Terzo gradino del podio, a cinque giri, per Kairos Racing, grazie alle costanti prestazioni fornite da Mario Barbaro, Davide Campione, Antonio Minutoli, Luigi Pizzuti e Giovanni Rizzo. Quarti classificati gli svizzeri di Eiriz Pro (Chiappe, Condaminas, Morin), a seguire, MRT Pro (Alberti, Garufi, Irrera, Miduri), gli spagnoli di SRK 1 (Asensio, Barneto, Pais, Plaza, Zamora), Mako R.T. (Caravella, Carlino, Chiarenza, Pignatelli, Verna), Roma Caput Karting Orange (Chiarenza, Ciabattoni, Mencaglia, C. Sini, M. Sini). Chiudono la categoria F1 l’altro team iberico SRK 2 (Gonzalez, Gorjon, Palou, Piana, Sala) e i francesi di T.F.D. (Makhlouf, H. Mativet, L. Mativet, Rodriguez).
Nella F2 brilla la stella di MRT Maiden, con Ernesto Leopardi, Alessandro Maggio, Felice Mancuso, Davide Ruggeri, Federico Scimone e Daniele Zumbo, bravi a mettere tutti in fila nella categoria d’appartenenza. Un successo meritato, guadagnando quattro posizioni rispetto alla griglia, ottenuto superate le difficoltà in avvio con una seconda parte di spessore. Sono stati 2020 i giri percorsi da MRT Maiden, con 31 pits. Secondo posto per il Team Lucania Wek (Ferrara, Narciso, Sarcina, Sarli, Toce) staccato di 5.569, terzo Lions (Amaya, Favazzo, Ganzetti, Marchi, Noseda) ad un giro, che completano il podio. Quarto Kairos Killers (A. Bartolotta, R. Bartolotta, Cesareo, Di Bella, Pino), poi a scorrere i belgi di JYN-Sports (Bruckmann, Dujardin, Terwagne, Vanhalle), quindi Team Adrano (Badalati, Fichera, Greco, Romano, Scardina), MRT Evo (Balastro, Bongiorno, Brusca, Cardile, Catarro, D’Angelo), Team Lucania 2 (Caragnano, De Leo, De Luca, Durante, Golia, Maniscalco), Mako Black (Barnaba, Bianco, Botta, Castiglione, D’Amato) e Race Facer Team dalla Bulgaria (Mitev, Nedelchev, Tsukev, Veselinov).
La festa finale, con Duilio Petrullo nelle vesti di padrone di casa, estremamente soddisfatto per lo sforzo organizzativo prodotto con il supporto di un numeroso staff e la perfetta riuscita della manifestazione, ha come prologo due riconoscimenti di grande importanza. Il premio speciale “Amicizia, Stile e Lealtà”, ideato da Roma Caput Karting e intitolato alla memoria del compianto presidente Leopoldo De Fazio, viene assegnato ai francesi di T.F.D., mentre Fabio Paoleschi, appeso il casco al chiodo, riceve il premio speciale “Gilles Villeneuve, l’Aviatore” per gli innumerevoli traguardi raggiunti. Medaglie, inoltre, per tutti i partecipanti. Pietro Grima (Gattopardo) l’autore della pole position (42.006), di Joel Barneto (SRK 1), invece, il best lap assoluto con il tempo di 37.699. A salire sul podio, tra gli applausi, i primi tre team classificati delle rispettive categorie (F1 e F2). Ci sono l’ambito trofeo da sollevare e lo champagne da stappare, come tradizione. La 24H di Messina va dunque in archivio per l’edizione 2024, ma è pronta a dare appuntamento già per l’anno prossimo. Una gara ormai stabilmente in calendario, targata Karting Club Messina ed entrata nel cuore di tutti.
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