JIU JITSU BRASILIANO – Sport che aiuta a migliorarsi
l Brazilian Jiu-Jitsu, le cui radici risalgono al Judo ed al JuJitsu Giapponese, è una disciplina dove la tecnica prevale sulla forza e dove l’atteggiamento mentale conta di più della prestanza fisica.
Scopo della disciplina è quello di rendere inoffensivo un avversario tramite strangolamenti, leve articolari, effettuate dopo aver raggiunto una posizione dominante e può essere usata anche come efficacissima forma di difesa personale, come sport da combattimento praticato sul tatami con kimono, anche detto Gi, senza kimono (No-Gi/Grappling ) e come uno dei fondamentali per le MMA in gabbia.
Uno sport adatto a tutti .“E’ una disciplina che si può adattare e a chiunque potendo essere modulata in base a fisico ed età. Come spiegano Francesca Lucia, cintura viola Master 5, Camilla Calabrò, cintura blu Adult e Ilenia De Lorenzo, cintura bianca Juvenile, atlete del Ground Pressure Team Messina, allenate dal maestro Enrico Di Luise (cintura nera BJJ ) “…ognuno di noi modula l’allenamento in base alle proprie caratteristiche fisiche, età e ambizioni (agonistiche e non)”.
Condivisione e socializzazione sono alcuni dei valori che la disciplina trasmette oltre, ovviamente, al rispetto della persona e dell’avversario. “Un allenamento tipo – così come affermato dalle tre atlete – si svolge in più fasi: “una fase iniziale di riscaldamento, spesso specifico per le tecniche che si andranno a studiare (se ad esempio quella settimana stiamo studiando una guardia riscalderemo in particolar modo le anche). Segue una fase di studio tecnico o di drill seguito dallo sparring talvolta anche specifico per la tecnica studiata ed infine lo stretching. Con cadenza bisettimanale facciamo dei circuiti funzionali di preparazione fisica e un allenamento dura all’incirca due ore”.
Nella vita di tutti giorni sono ragazze serissime ma, una volta sul tatami, diventano grintose lottatrici. “Una lotta dove non ci sono colpi, senza calci e pugni ma che si sviluppa ‘come una partita a scacchi’ con mosse e contromosse che portano il combattimento ad evolversi. “Lo sparring – spiegano – è una parte fondamentale del BJJ è la lotta con un avversario non collaborativo, diverso per peso, sesso, età, consente di mettere in pratica la propria progressione tecnica e mentale a qualunque livello. Considerando che ci si trova davanti sempre una persona diversa occorrerà adattare la propria tecnica ad infinite reazioni diverse. Questo confronto continuo consente di uscire dalla propria comfort zone, di mettere perennemente in discussione le proprie certezze, conoscenze tecniche a qualunque livello e di far emergere i propri limiti mentali che emergono proprio quando ti trovi in difficoltà e sotto pressione”.
Le tre ragazze, inoltre, sono impegnante anche nella diffusione e nella divulgazione di questa disciplina tant’è che, come dimostrano anche i numeri di iscritti, il movimento femminile è sempre più in crescita. Affermano che “chi lo prova avrà modo di tastarne l’utilità e il piacere e a sua volta lo condividerà con altri…il passa parola tramite esperienza diretta è il modo migliore per accrescere il movimento anche femminile”.
Protagoniste, presso la loro palestra (la Global Fitness di Messina) di una serie di giornate dedicate alla difesa personale delle donne, hanno anche organizzato e realizzato il primo Open Mat di BJJ solo femminile in Sicilia. “Obiettivo comune – concludono – è quello di continuare ad allenarsi, migliorandosi sempre più e cercando di evitare il più possibile infortuni. Tra gli obiettivi anche l’avanzare di cinture e gradi”.
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