IMPIANTI SPORTIVI – Minissale MSP “Messina deve tornare a vivere lo sport”
“Messina deve tornare a vivere lo sport”. L’obiettivo senza termini di Angelo Minissale, Presidente del Comitato Provinciale MSP. “L’incuria mostrata fino ad oggi dai governi cittadini – prosegue – nei confronti degli impianti sportivi rischia di aumentare le difficoltà per le tante realtà sportive presenti sul territorio”.
Mancano le manutenzioni ordinarie e straordinarie e manca anche una programmazione di interventi per rendere agibili gli stessi. Più volte lo stesso Minissale, nel corso degli anni precedenti aveva denunciato i disagi partiti dalle associazioni sportive e da vari atleti del nostro territorio.
“Non vi sono – denuncia – solo questioni legate alle manutenzioni. Molti degli impianti risultano inagibili anche per il pubblico, per questo la città, spesso, si ritrova a non vivere lo sport. “Spesso le attività si fermano anche per l’aumentare delle tariffe di affidamento degli impianti”.
A risentirne sono le società che basano il loro operato sulle attività di base, utili fin dall’infanzia alla crescita e alla socializzazione dei ragazzi poiché, proprio lo sport, è uno strumento importante di coesione ed inclusione sociale.
Il Presidente del Comitato Provinciale MSP ha poi ripercorso la vicenda che quattro anni fa lo ha visto coinvolto in una denuncia risolta con assoluzione piena. I fatti risalgono all’organizzazione dei campionati regionali di ginnastica artistica, validi successivamente per il nazionale, mettendo a norma il PalaGravitelli, facendo intervenire il Geometra Russo che eseguendo una perizia tecnica, permetteva di fare entrare nello stesso impianto fino a 200 persone come pubblico.
Per far si’ che la gara non lasciasse un brutto ricordo della nostra bella citta’ il Maestro Minissale si e’ fatto carico di tutto quello che doveva fare sia per gli atleti sia per i genitori. A pochi giorni dall’evento un dipendente del comune addetto all’assegnazione degli impianti con una telefonata avvertiva il Minissale che nello stesso impianto e nella stessa data si doveva svolgere un incontro di pallacanestro .
Disperato ma convito che non poteva negare ai piccoli atleti le finali Nazionali di Ginnastica Artistica, riusci a farsi assegnare un altro impianto, il Palatracuzzi e, anche qui’, da parte del Minissale altro intervento di pulizie.
La gara fu un successo sia per il numero di atleti partecipanti che io chiamo le farfalle che svolazzano. Durante l’evento un papà scende dalla tribuna e contesta al Minissale che suo padre di 80 anni trovava difficoltà a seguire l’evento dove era presente la Nipote. Chiedeva chi fosse e la sua risposta fu data da un pubblico ufficiale che mostrò il tesserino. Lo stesso chiese il suo documento di identita’ e nel consegnarglielo disse: “mi dia aiuto a risolvere i problemi degli impianti sportivi con un sorriso sulle labbra pensando di aver trovato aiuto”.
Per Minissale i problemi sono nati da quando gli arriva una lettera a casa dove si evince che viene denunciato. Sono stati 4 anni che ha sofferto e patito. Finalmente è arrivto il giorno del giudizio al tribunale. emozionato e convinto del sapere che non aveva commesso niente di male si presentò al tribunale davanti al giudice che doveva dare una sentenza .
“Il mio cuore – racconta – batteva a 1000 grazie al mio avvocato che ha fatto in modo di tenermi sereno sono stato ascoltato e ho raccontato i fatti dicendo che su quella sedia di imputato non dovevo esserci io Sono stati mesi di attesa e di dolore. Ma in ultimo con una telefonata il mio avvocato mi informava che il giudice mi assolveva con formula piena che non avevo commesso il reato. Potete immaginare la mia gioia mista a rabbia.
Il mio breve racconto – conclude – deve servire da monito ai miei amici affinché con il mio racconto si possano fare eventi sportivi in altri luoghi . Visto che non veniamo tutelati in questa città che sforna giorno su giorno campioni di livello Regionale, Nazionale. Europeo e Mondiale, fino ad arrivare alle 0limpiadi.”