Il progetto Messana con il marchio Rigano: “Servono idee, fame e unità di intenti”
Quattordici giorni di preparazione, quasi due mesi di lavoro per una Messana che dentro e fuori dal campo sta provando a fare le cose per bene dopo l’anno zero del ritorno da Villafranca. I primi passi lasciano ipotizzare una stagione in crescendo, con tante certezze e alcune novità. Il rimescolamento delle cariche societarie ha ridato certezze, ma il progetto punta a coinvolgere quante più forze della città vogliose di puntare su un marchio che ha cresciuto intere generazioni sin dal 1966.
Tanti gli ambiti da seguire, con lo sviluppo societario affidato principalmente alla storica bandiera Ciccio De Luca affiancato dal direttore Emanuele Rigano, al quale da qualche settimana sono stati ampliati i poteri gestionali, non più solo sportivi ma pienamente operativi nello sviluppo del club. Proprio con lui abbiamo fatto il punto della situazione sul percorso avviato, che adesso attende i veri responsi, quelli del campo.
“Stiamo cercando di dare il massimo su tutti i fronti, è dura ma c’è tanto entusiasmo e questo ci consente di continuare a lavorare senza sosta per lo sviluppo del progetto. Questa estate assieme a Ciccio, con il quale riusciamo a trovare un punto d’intesa anche sui punti in cui siamo più in disaccordo, abbiamo presentato alla proprietà un piano di sviluppo che è stato pienamente accolto. Ancora non abbiamo fatto nulla ma il primo ringraziamento va al presidente, a Tommaso, a Piero, a Pippo e a Giovanni per la fiducia che ci stanno dando e gli sforzi che stanno facendo per crescere. Lo scorso anno, come mio costume, sono entrato in punta di piedi in questo ambiente, ho cercato di capire e comprendere punti di forza e di debolezza, da quelli siamo ripartiti per migliorare dopo i mesi veramente difficili all’inizio della precedente stagione. Alcuni hanno speso parole nell’ombra e chiacchiere, grazie a Dio ci sono fatti e risultati che sono l’unica risposta”.
Una griffe importante sul recupero d’immagine della società, che adesso viene considerata tra le più ambiziose del panorama locale…
“Un uomo da solo non può fare nulla, provo a metterci le mie idee e il massimo impegno. Ho solo questa ricetta. La buona riuscita di una stagione passa dall’unità d’intenti di tutte le componenti e da quante più figure abili nel ruolo di competenza. Per questo insisto sempre sull’organizzazione, per questo stiamo cercando di inserire nello staff persone vogliose e che sanno come muoversi. Siamo contenti della permanenza del responsabile amministrativo Massimo De Domenico, di avere scommesso per primi sull’innovativo preparatore atletico Emanuele Vinci, di contare sull’esperienza del preparatore dei portieri Davide Messina come del preparatissimo fisioterapista Paolo Scuderi, giusto per citarni alcuni, Ma potrei proseguire con molti altri che compongono il mondo Messana. C’è bisogno del supporto di tutti. Per il resto, manteniamo i piedi per terra, in pochi mesi non si possono risolvere tutti i problemi, l’unica cosa che conta è lavorare a testa bassa, non c’è spazio per proclami o autocelebrazioni. Sappiamo dove vogliamo arrivare ma ci vuole fame, ogni giorno. Svegliarsi e dare il massimo, nel calcio come nella vita è così. Nel momento in cui si perde la fame e la voglia di dimostrare, aumentano le possibilità che le cose non funzionino. Spero che la squadra non perda questa caratteristica che ci ha permesso lo scorso anno prima dell’emergenza Covid di fare bene. Sarebbe lo specchio perfetto della mentalità mia, di Ciccio e di mister Lucà”.
Con quali obiettivi affrontate questa stagione?
“Cercare di vincere quante più partite possibili, questo ha chiesto mister Lucà ai ragazzi e questo diciamo noi. Gli obiettivi verranno in base a ciò che saremo capaci di dimostrare sul campo. Non pensiamo di essere una squadra in grado di uccidere il campionato, vogliamo fare bene, salvarci, poi migliorare e fare più punti possibili. Ma ribadisco, serve fame, voglia, concentrazione, cattiveria e volontà. Fuori dal campo, con la proprietà stiamo cercando di lavorare su tutta una serie di punti programmatici, per i quali servirà tempo ma che ci piace immaginare per rendere la Messana sempre più solida e ramificata sul territorio. Speriamo di poterli rendere realtà passo dopo passo. Si sta dialogando anche con alcuni sponsor interessati a sostenere questo percorso. La Messana è una famiglia, nei tanti aspetti positivi ma anche in ciò che di negativo ci può essere in una realtà che è sempre stata gestita in maniera familiare. E non vuole perdere questa identità, anzi farne il punto di forza, strutturandosi. Speriamo di potere fare bene anche sul settore giovanile. Bisognerà prendere scelte importanti a breve, ma tutte saranno assunte con l’obiettivo di costruire senza fare il passo più lungo della gamba o promettere cose che poi magari non si è in grado di mantenere. Come purtroppo spesso accade nel bello ma complicato mondo del calcio”.
Ultima battuta sul calciomercato. Dobbiamo attenderci ancora altri colpi da qui ai primi impegni ufficiali?
“Il confronto con mister Lucà è continuo, abbiamo seguito una linea. L’inserimento di Mondello, l’arrivo di Cardia, la conferma quasi completo del blocco dello scorso anno. Ancora ci sono delle valutazioni in corso soprattutto sugli under. Attendiamo una risposta per alcuni trasferimenti che riteniamo possano darci una mano importante, in più ci sono già alcuni atleti già integrati alla Prima squadra che faranno la spola con la Juniores, ecco perché abbiamo optato per il doppio ruolo di mister Canale. Speriamo a breve di potere ufficializzare l’ingaggio di Ciccio Munafò, che personalmente reputo un innesto di altissimo livello per tante ragioni, sarei orgoglioso se fosse con noi. Mi sarebbe piaciuto che del gruppo facesse parte anche Andrea Sfameni, ma per sue questioni lavorative è giusto che faccia altre scelte ma sarebbe stato perfetto nel nostro ambiente. Ma tra gli acquisti consideriamo anche Luciano Crucitti, che aspettiamo e speriamo di avere al più presto a disposizione. Per quanto riguarda l’attacco, abbiamo vagliato delle opzioni ma il mister cerca determinati profili. Quindi se ci sarà l’occasione proveremo ad accontentarlo al 100%, altrimenti ci affideremo alle sue idee”.