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Il Messina guardando…la Serie A a 7 giorni dall’esordio in LegaPro

(In alto: Crotone-Messina -Foto Paolo Furrer)

Guardando l’inizio del campionato di Serie A, con un Parma scomparso e risorto in pochi anni che tiene testa all’inossidabile Fiorentina, un Genoa che soffre e fa soffrire la favoritissima “doppia” Inter,  è evidente un sentimento nascosto tra rabbia e lacrime ripensando ad un Messina che non c’è. Non c’è in A, non c’è in B e, da anni, non c’è neppure tra le candidate al salto dalla C.

“La gente crede a ciò che vuol credere” e questo accade soprattutto ai giorni nostri, quelli dei social, delle chat. Si aspettano “gruppi” che…cadano dal cielo, ma nel calcio di oggi non va così. Molti si appellano a Basile, Sindaco della città peloritana, chiedendo un intervento perentorio sulla società Acr Messina, considerando inconsistenti le rassicurazioni avute dopo la protesta pubblica dei tifosi. Bisognerebbe, intanto, ricordare che un sindaco di una medio grande città deve dedicarsi a tante cose. Vero è che il primo cittadino potrebbe imporre alla società calcistica il pagamento delle spettanze alle casse comunali per l’utilizzo delle strutture sportive, ma è altrettanto vero che l’unico sostanziale intervento del primo cittadino potrebbe essere quello di interpellare imprenditori di tutto il globo terrestre su un’eventuale interessamento a gestire la maggiore espressione calcistica della città dello Stretto.

Fotografando l’attuale situazione dell’Acr Messina, riassumiamo il momento che la società sta attraversando: proprietà in rottura con la tifoseria, squadra ancora incompleta e con il più basso valore di mercato, mancanza di un settore giovanile di proprietà, zero strutture sportive proprie, mancanza di una vera sede sociale. Mettiamo da parte la situazione economico-patrimoniale per ovvi limiti di competenza e… mancano solo 7 giorni al via del Campionato.

Sembra un momento difficile e senza vie d’uscita ed è normale lo scoramento che aleggia in città. Ci si chiede se ci sarà un passaggio di consegne o se continuerà il trend degli ultimi tre anni. Intanto, la tifoseria è sempre più spaccata, come non accadeva neppure negli anni peggiori del decennio precedente.

La totale confusione sta generando sia nell’opinione pubblica che nella stampa un senso di apatia, portando al disinteresse verso le vicende di trattative societarie con la conseguenza che gli stessi si concentrino  esclusivamente sulla squadra. La compagine giallorossa, al momento, è sicuramente scoperta in alcuni ruoli chiave ma se dovessero ripetersi prestazioni come quella di Crotone è lecito sperare nell’ennesima stentata…salvezza e al diavolo le trattative infinite e indefinite.