CREDIBILITÀ
—E infatti, tra i motivi primordiali del rinvio c’è quello dell’equità che, secondo il settimanale, non poteva essere garantita, non solo a livello statistico, ma anche di preparazione, visto che qualche pretendente ha dovuto rassegnarsi all’amputazione radicale della stagione, qualche altro no: “Quindi come comparare l’incomparabile?”, si chiede il giornale. In fondo, spiega France Football, è anche una questione di “credibilità e legittimità”, dovuta al fatto che la pandemia ha tranciato due mesi sugli undici necessari per valutare le prestazioni dei giocatori.
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