Due giorni fa De Zerbi, raggiunto al telefono da Linus di Radio Deejay, aveva raccontato la drammatica situazione a Kiev: “Siamo in contatto continuo con l’ambasciata italiana a Kiev. Ci hanno consigliato di restare fermi in hotel per diversi motivi. La strada che porta ai confini è bloccata, si fanno code chilometriche. Si parla di 70 km di coda. Le scorte di benzina sono insufficienti, come quelle di cibo. Anche mettersi in viaggio è una questione di sopravvivenza. Uscire dall’hotel sarebbe molto pericoloso”.
Anche l’ex tecnico della Roma, Paulo Fonseca, è riuscito a fuggire dalle bombe che cadono su Kiev. Sui social ha scritto di essere “in salvo con la famiglia in Romania dopo 30 ore di viaggio in bus e speriamo di poter raggiungere lunedì il Portogallo. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato”. Fonseca ha la moglie ucraina ed era rimasto bloccato a Kiev. “L’incubo continua per la gente ucraina e lanciamo un appello affinché la guerra finisca”.