Una delle bandiere più amate dai tifosi del Napoli, Giuseppe Bruscolotti, ha concesso una lunga intervista ai microfoni della testata sportiva News.Superscommesse.it. In questo particolare estratto, l’ex capitano partenopeo parla del rendimento della squadra sotto la guida di Mazzarri e delle sue prospettive nella seconda parte di stagione.
Dopo la vittoria sul Braga e il passaggio del turno in Champions League si può fare un primo bilancio del lavoro di Mazzarri. Secondo lei come sta realmente il Napoli? Il calendario era difficile e si sapeva, rispetto al predecessore con il “nuovo-vecchio” tecnico si sono rivisti i principi del calcio di Spalletti. Ritiene che si andrà avanti così o che Mazzarri tornerà alla difesa a tre alla quale si è affidato quasi sempre in carriera?
“Con così poco tempo a disposizione Mazzarri non poteva fare miracoli, ma ha mostrato disponibilità a venire incontro ai giocatori e buon senso tornando ad un calcio simile a quello dello scorso anno. Tutto molto diverso rispetto alla presunzione che ha avuto Garcia. Non è detto che da gennaio si vede la difesa a tre. Penso si possa dire che il Napoli si è svegliato dal torpore. Col Braga si è vista una squadra più attenta e più compatta come nel recente passato, quindi penso si possa ben sperare. (…) Resta molto lavoro da fare soprattutto a livello mentale (…). Nei giocatori vedo la volontà e la grinta giuste”.
Partendo proprio da questa sua considerazione, il cambio di allenatore ha sicuramente responsabilizzato il gruppo, in particolare i big. Alcuni di loro, però, stanno avendo un
rendimento molto lontano da quello dell’anno scorso e mi riferisco in particolare a Kvaratskhelia. Secondo lei cosa c’è dietro l’appannamento del georgiano? Gli avversari hanno imparato a conoscerlo o risente delle assenze di Mario Rui e Olivera che gli creavano spazi?
“Sappiamo che un attaccante,quando il gol non arriva, non gioca tranquillo, e scendendo in campo preoccupati il rischio è quello di bloccarsi anche psicologicamente(…). Kvaratskhelia deve ritrovare tranquillità, così come Osimhen, che però dopo il Pallone d’Oro africano e il gol al Braga, seppur rocambolesco, potrebbe essersi sbloccato. In queste situazioni anche un episodio fortuito può far girare la stagione”.
Anche nelle prime partite della gestione Mazzarri il reparto più sotto accusa è stato la difesa. Come giudica la situazione da ‘esperto’? Ritiene che a gennaio sarebbe più giusto acquistare un esterno sinistro o un centrale, visto che Natan sta facendo bene sulla fascia?
“Sono sicuro che la società e Mazzarri abbiano già fatto e stiano facendo le valutazioni del caso anche in vista di un eventuale ricorso al mercato di gennaio,perché in effetti in difesa ci sono ancora parecchi problemi da risolvere (…) Se sei solido dietro tutta la squadra è più tranquilla e poi un gol si trova sempre, in particolare con il potenziale che ha il Napoli”.