Straordinario, epocale. Nono ci sono parole per descrivere oggi l’impresa di Damiano Caruso, ragusano classe ’87 e professionista dal 2009. Ha vinto in solitaria sull’Alpe di Motta, Bernal chiude 2° a 23″. Il Giro è suo, ma Caruso ha dato l’impressione di poter riaprire i giochi in occasione dell’ultima fatica, la cronometro di 30 Km in programma domani con passerella finale a Milano.
Damiano Caruso ha attaccato sulla discesa del San Bernardino, insieme al fido Bilbao, a Bardet e Storer ha rischiato di ribaltare il Giro d’Italia. Poi ha vinto in solitaria sull’Alpe Motta con un’azione da campione vero. Da segnalare anche, in chiave azzurra il grandissimo 9° posto di Lorenzo Fortunato, classe ’96 e professionista dal 2019. A 35″ dal vincitore ecco Martinez e Bardet, a 40″ Almeida, a 51″ Yates. Crollo di Vlasov a 1’12 dal vincitore.
La classifica generale prima dell’ultima tappa:
1 – BERNAL Egan INEOS Grenadiers 20 85:41:47
2 – CARUSO Damiano Bahrain – Victorious 1:59
3 – YATES Simon Team BikeExchange 3:23
4 – VLASOV Aleksandr Astana – Premier Tech 7:07
5–BARDET Romain Team DSM 7:48
6–MARTÍNEZ Daniel Felipe INEOS Grenadiers 7:56
7– CARTHY Hugh EF Education – Nippo 8:22
8 – ALMEIDA João Deceuninck – Quick Step 8:50
9 – FOSS Tobias Team Jumbo-Visma 12:39
10 – MARTIN Dan Israel Start-Up Nation 16:48