Giancarlo Padovan: “Rosa Atalanta superiore a quella dell’Inter, Lazio più in forma del Napoli, la Fiorentina si ridimensionerà. Juve non competitiva, la società ha venduto bene ma comprato malissimo”
Ai microfoni di News.Superscommesse.it è intervenuto in esclusiva il noto giornalista Giancarlo Padovan. Diversi gli argomenti inerenti alla Serie A trattati in quest’intervista: di seguito l’opinione di Padovan sulle principali candidate al tricolore e sul mercato, il percorso e i risultati dei bianconeri di Thiago Motta.
Atalanta, Inter, Napoli: fino a questo momento sono queste le squadre che più di tutte danno la sensazione di potersi giocare il titolo. Chi pensa che abbia più chance di vincere il tricolore?
“La squadra migliore ad oggi è l’Atalanta, subito dietro vedo l’Inter come rosa. Al momento direi quasi che la Lazio è più in forma del Napoli. Detto questo, io pensavo fosse addirittura una lotta a due tra Napoli e Inter ma al momento non possiamo escludere l’Atalanta: al momento, dovessi dire la mia previsione, metterei al primo posto la squadra di Inzaghi, poi quella del Gasp, infine gli azzurri di Conte. Prima outsider per me è la Lazio, mentre la Fiorentina si ridimensionerà”.
La Juventus sembra aver perso un po’ di fiducia e di lucidità: colpa degli infortuni, della rosa corta o ci sono errori di Thiago Motta nella gestione dei momenti e delle partite?
“Giusto, in questo momento alla Juventus manca la fiducia. Quando pareggi nove volte sicuramente qualche errore c’è: un pari con Inter, Milan o Napoli può andar bene, ma contro Cagliari, Empoli o Lecce non va bene. Insomma, bastavano quelle tre gare vinte e oggi la Juve sarebbe praticamente in testa: non lo è per diversi motivi. Il primo è che la rosa non è competitiva; poi, l’assenza di Bremer e Cabal è sfortuna, mentre l’assenza di un vice-Vlahovic è colpa della società. Gli infortuni hanno fatto il resto, però Thiago Motta degli errori li ha fatti: ad esempio, deve far rendere meglio Koopmeiners, trovandogli la porzione di campo o i compiti più giusti. Poi, la squadra è in ritardo nell’apprendimento del gioco, e l’ho vista molto male contro il Bologna in una sfida che mi ha ricordato quella con lo Stoccarda: manca un’identità di gioco. Tutti credevano che sarebbe stata più facile, anche Giuntoli: la rosa però è evidentemente non all’altezza, ci sono degli oggetti sconosciuti come Douglas Luiz o Nico Gonzalez e giocatori in decadenza come Danilo. Insomma, ci sono colpe di Thiago e colpe di una società che ha venduto bene ma comprato malissimo”.