PersonaggiPrimo PianoRubriche

Gaetano D’Agostino: “A Bari clima pesante, Longo non mi convince. Messina? Per i tifosi il rispetto viene prima dei successi sportivi”

Interpellato in esclusiva dalla redazione di News.Superscommesse.it, Gaetano D’Agostino ha rilasciato una lunga intervista ricca di temi diversi: dalle prime giornate della Serie A fino ad arrivare ai club di Serie B e C. L’ex calciatore ha inoltre analizzato il momento di alcune squadre che hanno caratterizzato la sua carriera sportiva, tra cui il Bari e il Messina.

Per D’Agostino un passato nel Messina di Bortolo Mutti, nella stagione 2005/06. Che effetto le fa vedere la tensione tra il Presidente Sciotto e i tifosi, con il primo che chiede di sospendere la protesta per evitare ulteriori ripercussioni?

“Sono convinto che i tifosi del Messina abbiano motivazioni valide per portare avanti la loro protesta, vuol dire che c’è qualcosa di vero che li sta portando a stancarsi e a vivere una condizione destabilizzante. È probabile che siano state troppe promesse fatte e non mantenute. È un loro diritto contestare, purché sia svolto tutto pacificamente, questo è fuori discussione. Conosco l’ambiente calcistico di Messina e i tifosi, anche perché ho giocato in questa bellissima città. Sono stati sempre vicini alla squadra e pronti a sostenerla, anche quando i risultati non arrivavano. Si possono anche non ottenere risultati sul campo, ma per un tifoso l’aspetto più importante è la chiarezza da parte della dirigenza del club, qualunque essa sia. Il rispetto viene prima dei successi sportivi. Comprendo anche la posizione del Presidente che vorrà fare il bene del Messina, ma credo che i tifosi abbiamo il diritto di contestare. Spero che tutto si potrà risolvere con il dialogo tra le parti e la chiarezza, soprattutto”.
Anche il Bari nella sua carriera da calciatore. Ci sarà da soffrire come lo scorso anno oppure il pareggio in extremis di Kevin Lasagna nell’ultima gara contro il Sassuolo può essere un chiaro segnale di ripartenza per obiettivi più prestigiosi?
“C’è da premettere che a Bari si sta vivendo una situazione molto delicata in un clima piuttosto pesante e difficile per chiunque, ma, personalmente, non mi piace il profilo dell’allenatore attuale, Moreno Longo. Non mi sta convincendo il suo lavoro, perché sto vedendo poche idee, una squadra troppo lunga che punta tutto sulle qualità e sulle giocate del singolo. Non vedo un collettivo unito e organizzato, una componente che per una squadra che milita in Serie B è fondamentale. Sono miei pareri, naturalmente, e potrei anche sbagliarmi.
Dopo la gara persa contro il Cagliari nella finale dei Playoff di due anni fa, c’è stata un’involuzione incredibile, con una programmazione molto approssimativa, pressoché nulla, tant’è che lo scorso anno si è rischiato grossissimo. Trovo che sia una cosa triste vedere un Bari in queste condizioni, se si pensa a cosa si stava raggiungendo fino a pochi anni fa. Spero che si riesca a venire fuori da tutte queste difficoltà, con figure motivate e all’altezza del nome di questo club”.