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Francesco Repice: “Da metà ottobre l’attacco della Roma sarà molto forte. Mancini? L’eleganza del personaggio imponeva trasparenza”

Ai microfoni di News.Superscommesse Francesco Repice, celebre radiocronista di Radio Uno a Tutto il Calcio Minuto per Minuto. In questa intervista, Repice ha espresso il suo parere sulle prime partite della nuova stagione di Serie A, sul discusso mancato rigore concesso in Juventus-Bologna e sulla decisione di Mancini di diventare CT della Nazionale Saudita.

La Juve ha cominciato con un bel 0-3 a Udine, poi ieri la frenata a Bologna. Le chiedo un commento sul rigore non assegnato al Bologna e poi un giudizio su Allegri e la Juventus: dove pensa che possa arrivare?

Mi limito ad osservare che il tanto osannato arrivo della tecnologia non sta portando le novità e le migliorie sperate: alla fine continuano a lamentarsi tutti. Per quanto riguarda la squadra bianconera, invece, credo che di fatto sia la stessa squadra dell’anno scorso: non credo che Cambiaso e Weah al posto di Kostic e Cuadrado possano spostare molto, di fatto i cambiamenti sono stati pochi. (…) Allegri di fatto sta lavorando sugli stessi principi che l’anno scorso gli hanno permesso di arrivare terzo sul campo, quindi credo che quest’anno cercherà di fare lo stesso. Poi, magari, lavorando con solo una gara a settimana si potrebbe puntare anche a qualcosa di più.

La Roma sembra essere in difficoltà: un solo punto in due gare. Lukaku è quello che serve a Mourinho?

La Roma sta cambiando semplicemente, tutto qua. Sta cambiando il modo di stare in campo: l’ho vista dal vivo con la Salernitana e non mi era affatto dispiaciuta. Prende pochissimi tiri in porta, ma quelli che prende finora sono letali. Lukaku? Beh, chiaramente non è la soluzione per non prendere più questi gol, ma al massimo per segnarne uno in più degli avversari. Penso che da metà ottobre la linea offensiva della Roma sarà molto forte, mentre la mediana lo è già. Ha un grandissimo allenatore che sa gestire le stagioni e i calciatori: metto anche i giallorossi tra quelle che potranno dire la loro in ottica primi posti.

Un pensiero sulla vicenda delle dimissioni di Mancini e del suo approdo sulla panchina della Nazionale dell’Arabia Saudita? Si aspettava che le cose sarebbero andate così?

Nessuno se lo aspettava. Mi aspettavo semplicemente che venissero dette le cose per come stavano fin dall’inizio, senza trincerarsi dietro a cose che sicuramente avranno la loro importanza. Ma obiettivamente credo che di fronte a quelle cifre… Avrebbe semplicemente avuto il dovere di dire espressamente che di fronte a quelle cifre non poteva dire di no. Sicuramente ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe avuto comunque da ridire, però sfido chiunque a dire di no a questi soldi qui. Servirà più trasparenza e chiarezza: questo imponeva l’eleganza del personaggio. Le cose non sono andate così, ed è un gran dispiacere.