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Formula 1. Via alla nuova stagione, tra conferme e possibili sorprese

Tutto pronto per questo inizio della nuova stagione di F1 2019/2020. Un campionato spettacolare più che mai, che si presenta al via con un equilibrio e un’imprevedibilità, che mancavano da anni all’interno del Circuit. Tante le sfide in palio, le conferme e le possibili sorprese, a partire dai neo arrivati nell’automobilismo che conta, come Norris e Russell, entrambi accomunati dallo stesso obiettivo e con le stesse responsabilità, ovvero fare bene e riportare in alto due nobili decadute come McLaren e Williams. Sempre tra gli esordienti, non va dimenticato Albon, pilota che dopo il terzo posto lo scorso campionato in F2, dovrà da subito dimostrarsi all’altezza di un Team come quello della Toro Rosso.

Tra le novità, ascrivibili dunque come sorprese, vanno poi ricordati due piloti, con molta esperienza, ma per diversi motivi attesi alla prova del nove in questa stagione, come Ricciardo, che dovrà dimostrare di essere una prima guida, seppur in possesso di una macchina che non gli garantirà le prime file, mettendo in luce le proprie capacità ed eventualmente, perché no, garantirsi un sedile futuro in uno dei top Team, come Ferrari e Mercedes. Segue poi con un simile destino, Kubica, alle prese con una doppia sfida, dimostrare di essere tornato un ottimo pilota di Formula 1, confermando ciò che di buono aveva fatto prima del famoso incidente del 2011, che interruppe bruscamente la sua carriera, facendolo con una macchina, ecco la seconda sfida, in piena difficoltà tecnica, economica e gestionale, oggi più che mai.

Molta attesa poi, verso quel Raikkonen, passato dalla rossa di Maranello all’Alfa Romeo Racing Team, una squadra tutta nuova per buona parte negli uomini, dalla quale ci si aspetta un salto di qualità che la possa portare tra i primi cinque Team del campionato, guidata da un pilota stagionato, ex campione del mondo, ancora capace di andar forte, spinto dalla propria voglia di rivalsa nei confronti di un ambiente automobilistico che forse troppo prematuramente sembra averlo messo all’angolo.

Conferme sono poi quelle relative a due piloti accomunati dal cavallino, ovvero Kvyat Giovinazzi. Il russo che tanto bene ha fatto lo scorso anno con il simulatore Ferrari, deve riaccendere la luce, dimostrando in Toro Rosso di potersi nuovamente meritare una macchina di F1, mentre l’italiano dal canto suo, ottenuto finalmente un sedile per un’intera stagione, dovrà confermare tutte le aspettative del cavallino, facendo emergere tutte le proprie capacità, in un ottimo Team con l’Alfa Romeo.

Si spera poi possano dare qualcosa in più, piloti ormai da qualche anno nel campionato di formula 1, come Sainz, la cui nuova avventura in McLaren dovrebbe dare qualche motivazione in più, passando poi per Hulkenberg e Perez, due ottimi piloti, bloccati probabilmente nel limbo delle rispettive macchine, rimaste due splendide incompiute, mi riferisco alla Renault per il tedesco e, la Racing Point per il messicano.  Infine in questo gruppetto di piloti, per diversi motivi, una menzione va fatta per i due combina guai dell’intero paddock, Grosjean e Magnussen, che dopo i tanti disastri, devono ora dimostrare di meritare un posto nel paradiso dell’automobilismo. Discorso a parte va poi fatto per Stroll, da tutti additato come raccomandato, pronto a dimostrare di essere un vero pilota e non il bimbo viziato i cui desideri vengono assecondati dal papà.

Accomunati da un difficile destino, che li condanna a seconde guide, sono invece il finlandese Bottas e il francese Gasly. Il primo, con la nomea ormai del Maggiordomo, deve più che mai svegliarsi dal torpore, portando finalmente risultati tangibili a team di Brackley, oltre che un aiuto sostanzioso alla prima guida (quel Re nero cinque volte campione del mondo), destino questo simile al francese, che nei rivali della Red Bull, dovrà essere da subito veloce e meritarsi quel sedile dando manforte ad uno dei papabili futuri campioni del mondo. L’olandese volante, Verstappen che insieme al ferrarista Leclerc, rappresenta il nuovo che avanza, quel profilo di campione che succederà al trono quando i due re abdicheranno.

Vettel e Hamilton, i dominatori di questi ultimi anni, attesi da una stagione esaltante, spinti entrambi da obiettivi importanti che daranno sicuramente pepe a questa annata, nella quale il tedesco dovrà cercare di ottenere quel titolo che alla Ferrari manca ormai da troppi anni e che porta alla mente l’era del Kaiser Schumacher, dei suoi record, obiettivo questo dichiarato, del campione inglese, intento nella sua personale battaglia per entrare nella storia, come il più forte e vincente di sempre. Per un’annata esaltante, ricca dunque di aspettative importanti che ci fanno gridare a gran voce, via allo spegnimento dei semafori rossi, scatenate l’inferno.