Il Messina, come tutte le altre compagini del calcio professionistico, attende la fatidica data del 27 p.v. in cui verranno certificate le iscrizioni al Campionato 2023/2024. In attesa di conferme tutto resterà tale e quale, almeno ufficialmente, anche nell’entourage del gruppo Sciotto. Poi, dovrebbe essere cura del patron individuare i giusti professionisti che possano riorganizzare dalle fondamenta del Settore Giovanile oltre a far pensare ad un torneo all’avanguardia con giocatori giovani di valore, attorniati da over di spessore e carattere e con alcune plusvalenze per reggere l’urto economico di una stagione lunga e dispendiosa.
Ventiquattro ore intense, iniziate con la sconfitta nel Campionato Europeo dell’Under 21, che in realtà, per quanto visto sul campo ieri con l’Italia (contro la Francia), si accosta meglio ad un Torneo Amatoriale, con pubblico composto dai parenti dei giocatori ed una terna arbitrale che sembrava provenire dai vecchi campi polverosi in terra battuta delle categorie minori (Eccellenza, forse Serie D), senza Var e soprattutto senza l’assistenza della Gol Line Tecnology, almeno questa ormai sempre presente su campi professionistici, figuriamoci in un Campionato d’Europa. Quella che, negli ultimi anni, potrebbe essere una giustificazione per la terna arbitrale è di essere ormai succube di quegli strumenti tecnologici che ne limitano gli errori e, quindi, disabituano il direttore di gara e gli assistenti a mantenere costantemente la massima attenzione a quanto accade sul prato verde. Di fatto, ieri, abbiamo visto, almeno per la parte azzurra, un rigore negato per un fallo di braccio largo in area piccola che ferma un netto colpo di testa indirizzato verso la porta, un fallo di “gamba tesa” evidente anche per la quasi scontata ammonizione da cui nasce il raddoppio dei francesi, un gol degli azzurri non visto per la “distrazione” di arbitro ed assistente. Terna da mandare via, magari a fare un master in Burkina Faso.
Intanto, all’interno delle 24 ore, di cui sopra, la tifoseria messinese, assetata di notizie, viene “informata” (sui social) dell’avvenuto passaggio di proprietà del Messina all’uomo del giorno, l’eclettico viaggiatore (fate voi), il signor Mannino. Fonte? Non è dato saperlo, sarà per il solito “patto di riservatezza”. Perchè pare che, dopo l’assalto al Monza da parte di un gruppo di cui faceva parte il nominato imprenditore, l’interesse si sia spostato nuovamente dal Campionato di Serie A a quello di Serie C, dal biancorosso al giallorosso (sarà il rosso ad attirare le attenzioni?).
A questo punto, consiglierei, come avviene quando si cerca una notizia sul web, di tornare in alto e rileggere la prima parte di questo fottutissimo “Focus”.