FC- Licata | Assenzio, profeta messinese fuori casa: “Nessuna rivalsa, questo è il mio lavoro”
La nostra redazione ha sentito questo pomeriggio Roberto Assenzio, uno dei talenti più cristallini del calcio messinese e probabilmente dell’intera serie D, in rappresentanza di questa piccola delegazione peloritana presente al Licata, per capire quali sono le sensazioni a pochi giorni dall’inizio del campionato e che tipo di sentimenti nutrono lui ed i suoi compagni nei confronti della loro+ città, Messina, dove non hanno trovato spazio, per dimostrare il loro valore.
Come ti trovi al Licata? Che ci puoi dire sulla società?
Sono qui da dicembre, mi sono trovato da subito bene, la società è seria, ci mette tutto a disposizione. Ci sono le possibilità di fare bene e già lo abbiamo dimostrato con la cavalcata dello scorso anno che ci ha portato a poter disputare questo campionato. Abbiamo un’ossatura solida alla quale sono stati aggiunti diversi innesti, a mio avviso, importanti.
Come si sono integrati nel gruppo i tuoi concittadini, mi riferisco a Biondo, Cannavò e D’Amico? Li hai aiutati e avete fatto un gruppo vostro o vivete tutti insieme lo spogliatoio?
Guarda, per fortuna questo è un gruppo sano, composto da ottimi giocatori e più di tutto da bravi ragazzi, pertanto si sta bene, stiamo tutti insieme, siamo uniti e compatti. Una delle cose che più mi ha dato lo sprone per rimanere, è stato proprio l’ambiente, questo spogliatoio.
Che sensazioni hai per questa prima di campionato, proprio nella tua città? Tu e gli altri messinesi avete voglia di rivalsa o la vivete normalmente come una partita qualunque?
Per noi e me in particolare, venire a Messina è bello, penso sia normale, però la vivo come tutte le altre partite, anzi ho voglia di iniziare e di fare bene in questo campionato. Io sono un calciatore, è il mio lavoro, mi pagano per questo, per produrre sul campo, pertanto non ho nessun senso di rivalsa. Naturalmente la partita di domenica contro il Football Club Messina sarà particolare, probabilmente diversa, nel senso che ci saranno anche meno pressioni dagli spalti da parte dei tifosi di casa, rispetto all’Acr, perché è una squadra in fase di studio anche da parte della gente. Ovviamente non sarà facile, sono un’ottima squadra e lo hanno dimostrato anche in queste partite di coppa, dovremo stare attenti.
A tal proposito, come vedi questo fantomatico dualismo tra Fc e Acr?
E’ una cosa strana un pò come ai tempi del Città di Messina. Forse unire le forze sarebbe stata la cosa migliore, però mi rendo conto che ognuno ha le sue idee e che inoltre tutti vogliono comandare, certe convivenze sono difficili.
Cosa pensi dell’Acr Messina, società che tu conosci bene, essendo composta sostanzialmente da dirigenti del Camaro?
Il Camaro ha basi solide, sanno fare calcio e insieme alle finanze del gruppo Sciotto possono fare bene. Si integrano ottimamente, è un giusto connubio.
Come sarà il campionato e quali sono per te le favorite? Il Palermo, monopolizzerà il torneo come è successo lo scorso anno con il Bari?
E’ normale che le squadre più blasonate come Palermo, i due Messina, l’Acireale e il Marsala, possano partire con i favori del pronostico, ma nessuna compagine regalerà niente, sarà un campionato combattuto. Anche probabili squadre materasso daranno il massimo e la parola finale spetterà sempre al campo. Noi secondo me potremo fare bene ed essere un’outsider come lo stesso Savoia. Per quel che riguarda i rosanero, probabilmente all’inizio peserà aver iniziato la preparazione tardi, ma sono un’ottima squadra e sicuramente faranno un gran campionato, forse simile a quello del Bari dello scorso anno. Tutte le squadre sicuramente triplicheranno le forze per cercare di fare bene contro di loro.
Abbiamo concluso questa piacevole conversazione, chiedendo all’esperto centrocampista offensivo, quali sono i suoi obiettivi personali, se ci sono.
Ovviamente si, fondamentale porsi degli obiettivi. Per prima cosa il bene della squadra, poi, ne parlavo qualche giorno fa con i miei compagni, penso a far ben io. In questa stagione vorrei arrivare in doppia cifra, vedremo se ci riuscirò. L’importante però è essere funzionali al progetto, alla squadra.