Fabrizio Ferrigno nel ricordo di Dino Prinzivalli
“Adda passa’ a ‘nuttata”… così mi aveva salutato poco tempo fa, Fabrizio Ferrigno. Purtroppo per l’ ex direttore sportivo del Messina, non è andata così. Fabrizio Ferrigno è volato in cielo lasciando la sua splendida famiglia che lo ha supportato sino alla fine e tanti suoi amici e tifosi.
Da calciatore era stato capitano di Catanzaro, Pisa e Giulianova, un vero e proprio leader, sia in campo che fuori. Proprio a Catanzaro era diventato la bandiera dei giallorossi che lo avevano ribattezzato “il sindaco”. Indimenticabile una sua rete segnata con una palombella partita da centrocampo.
Dopo la carriera da calciatore e diversi successi, Fabrizio aveva intrapreso brillantemente la carriera da direttore sportivo e a Messina aveva ottenuto due promozioni consecutive. Arguto, preparato e sempre cordiale, il sindaco conosceva molto bene il calcio e i calciatori, non si arrendeva mai ed era un ottimo scopritore di talenti. Nel 2017, alle dipendenze della Paganese, era stato premiato come miglior direttore sportivo della LegaPro. Un uomo attaccato a dei valori, come la famiglia, i parenti e gli amici. Era credente e attaccato alla sua terra, amava cucinare e si dilettava con successo tra i fornelli.
Dopo l’esperienza con Pietro Lo Monaco in riva allo Stretto, Ferrigno era tornato nuovamente per cercare di riportare il Messina tra i professionisti, ma il suo lavoro era stato bruscamente interrotto da una brutta malattia che non gli ha lasciato scampo, malgrado le tante speranze. Ferrigno è andato via a 47 anni e con una vita e una carriera ancora da scrivere, tanti progetti sfumati, con un libro incompleto, ma pieno di successi e ricordi che rimarranno indelebili fra tutti quelli che lo hanno conosciuto veramente.
Ciao Fabrizio, continua a vincere!