Rosolino e Brocchi sono stati i due protagonisti del secondo dei tre eventi conclusivi all’interno del progetto “WAY – Welfare Activity for Young, frutto della collaborazione tra Amministrazione comunale e Messina Social City”, modello innovativo di educazione e inclusione.
Massimiliano Rosolino, di fronte ad una folta platea di giovanissimi nuotatori, ha ripercorso parte della sua carriera, Dall’oro di Sydney nel 2000 e mondiale a Fukuoka nel 2001 nei 200 metri misti, passando dagli Europei tra il 1995 e 2008 vinti quattordici volte.
“Il nuoto – ha spiegato ai ragazzi – mi ha regalato esperienze che ancora oggi mi porto dietro. Non dovete avere paura di sognare in grande. Se si floppa una gara fa nulla, per prima cosa alla vostra età dovete divertirvi . E poi per come si è andati dovete ascoltare solo il maestro, i genitori e il migliore amico. Le ore di allenamento sono una opportunità per poter raggiungere migliori obiettivi. Tutto dipende da voi. I fallimenti vi devono aiutare ad avere più energia. Ho visto tanti campioni olimpici arrivare secondi dietro ad outsider, ed è questo il fascino: nonostante siano incredibili, rendono tutto un po’ umano.
Anche se sembra individuale, anche nel nuoto c’è dietro una squadra. La solitudine, vissuta prima in camera di chiamata e poi sul blocco di partenza a volte fa paura, ed è un pensiero che si cerca di evitare fino a quando la vita te la sbatte in faccia. L’appiglio un nuotatore ce l’ha sempre. E’ uno sport di squadra poiché in vasca non sei solo, nuoti insieme ad una decina di compagni di varie nazionalità e, nelle corsie di fianco, ci sono altri che nuotano come te. Tutti che ti possono offrire stimoli positivi. Anche se le gare di nuoto sono relativamente corte, c’è tutto il tempo per familiarizzare negli spogliatoi e nelle tribune con compagnie avversarie ” .
Insieme a Brocchi, già ospite nella giornata di ieri insieme a Zambrotta, si è toccato il tema del fair play. Entrambi gli sportivi sono stati concordi nell’affermare che “il fair play, non è un optional nello sport giovanile, ma un pilastro fondamentale su cui costruire un futuro migliore. Investire nell’educazione al fair play significa investire nel futuro dei nostri ragazzi, formando cittadini consapevoli, responsabili e capaci di costruire relazioni positive con gli altri”.
Successivamente ci è spostati nella piscina di Villa Dante. Sia per Brocchi che per Rosolino è stata occasione per fare selfie con atleti, tecnici e curiosi. Rosolino ha anche tenuto una piccola sessione di allenamento ai giovani atleti in vasca.
La conclusione dei lavori è avvenuta con la visita che i due atleti avevano in programma all’arena, che ospita un campo da basket che, per l’occasione, può diventare anche un campo per le partite di calcio a 5.