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Enrico Buonocore: “Messina una tappa importante. Ho ricordi fantastici”

Enrico Buonocore, classe 1971, ex calciatore campano nativo di Ischia, inizia a giocare per strada come tutti i ragazzi. La sua carriea calcistica – racconta – “parte proprio da Ischia, all’età di dieci anni e dopo quattro anni si  apre la porta del Napoli. Furono quattro anni fantastici”, Proprio lì, da Diego Armando Maradona, idolo dei tifosi partenopei, Enrico, che di ruolo fa il trequartista, cerca di imparare l’interpretazione di un ruolo cosi complicato.

Dopo anni tra Torres, Latina, Ravenna (in B), arriva la parentesi nella massima serie con il Venezia ma – come lo stesso trequartista spiega – “a Venezia sono stato solo cinque mesi e la società a gennaio fece altre scelte”. Così, dopo una parentesi alla Ternana, Buonocore nel gennaio del 2000 arriva alla corte di Aliotta, presidente del Messina che milita in C1.

Nelle parole di Enrico il racconto di quel periodo:  “fu una tappa indimenticabile del mio percorso poichè, venivo da Terni e le cose erano andate non benissimo. Quindi, ebbi di nuovo grandi motivazioni e fu  stupendo. Di Messina ho dei ricordi fantastici. Ci ho vissuto per tre anni e mezzo – dice il Maradonino di Ischia – il rapporto con i miei compagni e il resto dell’ambiente fu straordinario. Il “Celeste” poi, era un vestito che mi calzava a pennello, con le tribune sempre stracolme che per me erano incentivo per fare sempre bene”.

Parlando della situazione attuale Buonocore afferma “dispiace  vedere due squadre nello stesso campionato dilettanti. Questa piazza storica ha bisogno di vivere altre categorie e spero che il Messina torni nella categoria che merita, non con le chiacchiere ma con i fatti concreti’’.

Quali sono stati gli allenatori  che hai apprezzato di più nella tua lunga carriera e quale la tua maggiore soddisfazione? “Arrigoni , Novellino, Guidolin, Troiano, i tecnici con cui ho avuto un legame particolare rispetto ad altri. Giocare nell’Ischia  – prosegue –  è stata la cosa più bella da calciatore, sono tifoso ed amo la mia terra” 

Buonocore critico verso il sistema: “Ho giocato in un altro calcio,  era una cosa seria e mi ha dato da vivere. Oggi, purtroppo, ci sono pochi soldi tra i Dilettanti. E’  cambiato tutto, è una generazione diversa cresciuta in maniera diversa in tutti i sensi quindi non mi piace . E’ tutto assorbito ormai da sponsor, allenatori manager, procuratori  e spesso, a causa degli sponsor, si fanno contratti  a giovani senza magari alcuna esperienza, mentre gente davvero preparata resta a casa”.

…Oggi Enrico Buonocore svolge altra attività non legata al calcio. Gestisce un albergo con le figlie.

 

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