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Elena Indelicato e l’MMA – “Una passione fin da bambina. La gabbia il luogo in cui mi sento a mio agio”

Elena Indelicato, atleta della Legio’s Team Sciacca , che ha rappresentato l’Italia nella disciplina della MMA ai Mondiali di Abu Dhabi, si racconta parlando della sua passione per questo sport, nata fin da bambina.

 

Come nasce la passione per le arti marziali?

“Come tutte le passioni le senti dentro fin da bambina, c’e’ una voglia e una motivazione che ti spinge ad avvicinarsi sempre di piu’ a quella cosa, un impeto un’attrazione particolare che ti calamita verso qualcosa per me quel qualcosa sono gli sport da combattimento a 360 gradi. E’ come un fuoco continuo che ti fa allenare tante ore per migliorarti sempre di più”‘.

Quali sono le discipline o la disciplina che pratichi?

“La disciplina che pratico come mia specialita’ e’ l’MMA, in particolare mi alleno duramente ogni giorno per combattere al meglio delle mie potenzialita’ in gabbia; luogo in cui mi sento perfettamente a mio agio. Spesso però mi diletto a combattere sul ring su diverse discipline affini; ho già combattuto di Kickboxing e Muay Thai e a breve farò l’esordio anche nel pugilato. Ma ho combattuto anche BJJ e Grappling che amo molto. Ambisco a diventare una fighters completo”

Quali sono i benefici che hai ottenuto?

“Sicuramente il miglioramento fisico e’ stata la cosa piu’ evidente, che mi ha permesso di conoscere e curare meglio il mio corpo, approfondendo la conoscenza dei miei limiti e dei miei punti di forza. Come dicevano i latini mens sana in corpore sana, non esiste il fisico senza avere benefici mentali, lo sport sta forgiando il mio carattere, disciplina e costanza sono diventate la chiave di ogni passo avanti fatto nel tempo fronteggiando molti sacrifici e assaporando le giuste soddisfazioni”.

Reduce dai mondiali di Abu Dhabi che esperienza riporti in Italia?

“Fare un campionato del mondo di MMA presso l IMMAF dove ci sono gli osservatori della UFC e di tutte le grandi promotion internazionali dei professionisti, in un contesto in cui si vive già l’organizzazione e l’aria del professionismo e’ gia’ di per sé un traguardo. Ma la cosa che più mi ha emozionato e’ stato l’onore di rappresentare la nazione Italiana all’estero nella competizione di  massimo livello, il fatto che è stata comunque la mia prima volta all’ estero ha amplificato le mie emozioni. L’esperienza, sia tecnica che emotiva, di combattere con le migliori al mondo della mia categoria e di vincere anche, mi ha fatto acquisire un bagaglio di esperienze che mi servira’ in futuro per continuare la mia carriera sportiva. Sono molto contenta di aver portato a casa un 4 posto un po’ meno di essere rimasta ai piedi del podio che conto di raggiungere in un futuro prossimo. Un altro risultato è stato quello di creare con il mio coach  Giuseppe, e con la mia famiglia, un rapporto eccezionale fatto di tanto supporto e a volte anche di sopporto perche’ gestire lo stress pre gare non e’ sempre semplice”.

Cosa ha significato per te partecipare al mondiale?

“L’ emozione piu’ grande e’ stata quella di portare il tricolore addosso, un emozione che spero di riprovare a che non dimentichero’ mai nella vita perche’ quando entri in gabbia con la divisa della nazionale la vittoria non e’ mai solo tua ma anche dei tuoi coach e della tua nazione”.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

“I miei progetti sono quelli di continuare il mio percorso marziale. Il 17 novembre combatto a Pordenone per fare la prima fase del campionato italiano di MMA e farò la seconda il 7 dicembre a Roma , queste due gare mi serviranno per qualificarmi per gli eventi internazionali con la nazionale italiana, cosa a cui ambisco. Nel mezzo il 24 novembre faro’ la fase regionale per qualificarmi per il campionato italiano di Muay Thai che si svolgera’ a marzo a Roma”.

Sogno nel cassetto?

“So di essere molto giovane ma il mio desiderio e sogno e’ quello di vedere una Sicilia piu’ unità per una maggiore valutazione  e diffusione, specie tra le donne,degli sport da combattimento. In questa magnifica terra purtroppo gli sport da combattimento e MMA non vengono apprezzati e valorizzati e,a mio parere, non gli viene data la giusta importanza”.

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