Messina: 65 e oltre… storia di una Città che ha che sfatato il mito del “non si può fare”
La gestione dei rifiuti nella Città Metropolitana di Messina è stato il tema centrale dell’evento “65% e oltre! Efficienza e Sfide in Sicilia: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero”, ospitato oggi, giovedì 1 febbraio, nel salone delle Bandiere di palazzo Zanca, e organizzato dalla Partecipata del Comune di Messina, la Messinaservizi Bene Comune.
All’appuntamento, presenti il sindaco Federico Basile, il Direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio e la presidente della Messinaservizi Bene Comune Maria Grazia Interdonato unitamente alla governance aziendale, hanno preso parte l’on Giuseppe Lombardo; l’on Cateno De Luca; e il presidente della SRR Messina Area Metropolitana Danilo Lo Giudice. Hanno partecipato tra gli altri, Fabio Costarella Responsabile Progetti Territoriali Speciali Consorzio CONAI; Carlo Montalbetti Direttore Consorzio COMIECO; Andrea Campelli Direttore Relazioni Esternee Comunicazione Consorzio COREPLA; Carmine Pagnozzi Direttore Generale Consorzio BIOREPACK; Roccandrea Iascone Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne RICREA; Calogero Picone Ingegnere Ancitel EA – Progetto Sviluppo Raccolta Centro-Sud Italia CoReVe; Massimo Centemero Direttore Generale del Consorzio Italiano Compostatori; Francesca Mazzarella Direttrice Fondazione UTILITATIS; Andrea Massimiliano Lanz Responsabile del Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare – Ispra; Filippo Brandolini Presidente UTILITALIA; e Calogero Giuseppe Burgio Dirigente Generale Dipartimento dell’Energia della Regione siciliana.
Il convegno si è sviluppato attraverso gli interventi dei partecipanti che a vario titolo, ma accomunati tutti da un unico obiettivo, “da città della munnizza a modello da esportare” e raccontare come la città ha cambiato volto, attraverso la presentazione dei risultati raggiunti dal 2018 ad oggi; illustrare gli obiettivi futuri nell’ambito del ciclo dei rifiuti a Messina; le linee guida dell’ambizioso progetto di superare la soglia del 65%; e dimostrare che è possibile raggiungere questo traguardo grazie all’aggregazione e all’innovazione.
Il programma dei lavori si è avviato con i saluti istituzionali del sindaco Federico Basile, che nel ringraziare i partecipanti all’evento, promosso per celebrare i risultati raggiunti dal Comune di Messina oggi definito Comune virtuoso in tema di raccolta rifiuti ha tracciato una breve disamina storica del settore evidenziando che “i risultati raggiunti oggi partono dalle ‘ceneri’ di quella società Messinambiente quando nell’anno 2018 ero Direttore generale e Sindaco era l’on. Cateno De Luca e questa città era conosciuta come la città della munnizza. A partire da quell’anno è stata avviata una vera rivoluzione abbiamo messo in atto scelte coraggiose per dare il via ad un percorso virtuoso che oggi ci restituisce un risultato importante“.
“Se oggi siamo in grado di proporci come modello – ha continuato Basile – non è soltanto frutto di un percorso di progettualità e di investimenti dell’Amministrazione ma il risultato e l’orgoglio sono dell’intera Città e dei cittadini, perché la raccolta differenziata parte dai cittadini e dalla loro comprensione a mettere in pratica le buone regole. Pertanto, se siamo diventati un modello nazionale tutto ciò è frutto di una perfetta sinergia“. Il sindaco Basile ha sottolineato poi che la perseveranza, la resilienza e l’impegno della Messinaservizi sono stati fattori determinanti per i risultati raggiunti e saranno sempre gli elementi guida per guardare ad un futuro sempre migliore. Per migliorare “chiedo però ai cittadini – ha concluso Basile – un ultimo sforzo che li porti sempre più a differenziare i rifiuti sempre con maggiore attenzione“.
A seguire il Direttore generale Puccio ha sottolineato, richiamando il periodo in cui da dirigente alla Regione siciliana si è occupato di emergenza rifiuti, il peso di una distorta politica regionale sul tema e della relativa carenza di impiantistica che invece rappresenta la base per garantire il corretto circolo dei rifiuti. “Nonostante l’impiantistica rimane il nodo cruciale da parecchie legislature Messina ha raggiunto traguardi impensabili. Già nel 2014 ricordo – ha detto Puccio – Messina chiedeva gli impianti, ed è riuscita a fare la sua parte da quando Cateno De Luca ha avviato la rivoluzione a Messina nel settore rifiuti; merito poi a Federico Basile per aver continuato investendo nella linea già tracciata, grazie a Giuseppe Lombardo, Mariagrazia Interdonato, e a tutta la Messinaservizi Bene Comune per l’attestazione di questi i risultati. Fermo restando – ha concluso il Direttore Generale – che è la Regione a dovere imprimere una svolta basandosi sull’attuazione delle direttive europee e cercare di creare delle sinergie tra le SRR siciliane, noi come Amministrazione di Messina nonostante l’abominevole costo di 400 euro a tonnellata e la carenza di impianti, faremo tutto il possibile per abbassare la Tari, secondo la nostra visione fondata su qualità, economia e risparmio“.
È seguito poi un video in cui è stato proiettato il decorso che ha portato all’eliminazione in città dell’ultimo cassonetto filostrada, cui è intervenuto l’onorevole Lombardo visibilmente emozionato – come ha sottolineato – ricordando gli sforzi e il lavoro sostenuto in quegli anni quando era alla guida della Messinaservizi. “Il sogno di Messina – ha detto Lombardo – è diventato realtà. Abbiamo lavorato tanto e siamo disposti affinchè il sogno di Messina diventato realtà, lo diventi anche per l’intera Regione. Per questa ragione sono pronto ad affrontare ancora ulteriori sacrifici anche a Palermo per riscattare l’intera Sicilia rispetto alla gestione dei rifiuti“, così ha concluso l’onorevole.
È stata poi la volta dell’on. Cateno De Luca ed ex sindaco di Messina, che impossibilitato a presenziare ha tracciato attraverso un video la rivoluzione in tema di rifiuti a Messina del quale ne è stato l’artefice durante la sua sindacatura, e con la sua lungimiranza e grazie alla continuità amministrativa con Basile sindaco “Messina conosciuta come la città delle baracche e della munnizza – ha detto De Luca – oggi è un Comune virtuoso. Il ringraziamento va ovviamente alla società, all’Amministrazione ma soprattutto ai cittadini che hanno compreso. Il risultato di Messina è ancora più soddisfacente se guardiamo al dato generale. Ci siamo riusciti nonostante in Sicilia il piano rifiuti è ancora carta straccia e mancano le infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti. In Sicilia il dato relativo alla percentuale di raccolta differenziata è aumentato perché Messina con grande coraggio ha avviato questo percorso di cambiamento raggiungendo numeri importanti. Adesso c’è un nuovo obiettivo, bisogna andare oltre il 65%. Non c’è dubbio che il modello Messina oggi può essere adottato anche dalle altre città metropolitane.”
E di Messina modello da imitare all’interno di una SRR, lo ha ribadito anche il presidente Lo Giudice, che unendosi ai precedenti interventi ha detto “Messina è un modello da imitare per gli ottimi risultati raggiunti, i progetti ci sono, ma il problema rimane sempre la gestione rifiuti da parte della nostra Regione. È necessario un cambio di rotta importante, abbiamo le possibilità per farlo, i cittadini sono anche pronti lo ha dimostrato Messina, ma è la Regione siciliana che deve mettere le Amministrazioni comunali in condizioni di potere raggiungere determinati obiettivi, soprattutto quello di consentire ai Comuni di diminuire notevolmente i costi abbassando la tariffa per i cittadini, i quali sono i veri protagonisti di questa strategia.”
È toccato poi alla presidente della Messinaservizi Interdonato raccontare come è cambiata la gestione dei rifiuti e quali sono gli standard che oggi la società si prefigge. “La nuova gestione dei rifiuti nella Città di Messina è partita a gennaio 2019, quando la raccolta dei rifiuti per circa l’82% era svolta con cassonetti stradali (raccolta RSU indifferenziato) e la percentuale di raccolta era circa il 18% effettivo. Dopo la necessaria pianificazione e la predisposizione del piano industriale, il nuovo servizio e la nuova organizzazione sono stati attivati a partire da settembre 2019. L’ultimo cassonetto stradale è stato rimosso a maggio 2021, dopo soli 32 mesi. La percentuale di raccolta differenziata a regime (anno 2022) ha superato il 43%, raggiungendo un anno dopo la percentuale del 53% ponendo Messina all’ottavo posto tra tutte le città con popolazione oltre 200.000 abitanti. La nuova organizzazione dei servizi è stata concepita ed attuata secondo l’obiettivo del raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata previsti dalla normativa (65%) e dell’attivazione del servizio porta a porta integrato in tutto il Comune di Messina. Senza la raccolta differenziata a Messina i costi di smaltimento in discarica sarebbero stati decisamente più alti. In realtà con l’aumento dei costi di smaltimento i minori costi nel periodo 2017-2023 sono stati pari a 43 milioni di euro. Dati di assoluto rilievo che hanno consentito al comune di Messina di affrontare la situazione dell’innalzamento dei costi di smaltimento con un minore impatto rispetto agli altri comuni metropolitani della Sicilia“.
Anche la presidente Interdonato ha evidenziato le criticità con cui devono confrontarsi quotidianamente e tra queste, la carenza degli impianti, oltre alla necessità di coinvolgere maggiormente gli utenti, ma si è detta fiduciosa poiché in cinque anni la società ha raggiunto obiettivi concreti grazie al proprio management, composto da donne e uomini che hanno sposato un progetto ambizioso. “Abbiamo dimostrato che anche in una città metropolitana del sud Italia si può fare la raccolta differenziata, raggiungendo e superando le grandi città del centro e nord Italia“, così ha concluso la Interdonato. A conclusione la partecipazione e l’intervento dei protagonisti del mondo dei Consorzi di filiera che operano nel settore dei rifiuti a 360 gradi ha confermato la bontà del lavoro svolto dalla città di Messina.
“Messina ha le carte in regola per diventare un modello”, è stato il coro unanime emerso a margine dell’incontro.
“Nel settore delle carte del cartone – ha affermato Montalbetti, Direttore COMIECO – la città di Messina registra il migliore risultato di raccolta al sud, seconda solo a Bari. Trai capoluoghi del Sud con ab>100.000, Messina è al secondo posto per raccolta di carta e cartone effettuata nel 2023.”
“La percentuale di differenziata di Messina nel 2022 – ha ribadito il responsabile CONAI per il centro sud Costarella – ha superato per la prima volta il 53%. Gli sforzi stanno dando i risultati che, in un quadro di criticità regionale, rafforzano ancora di più l’impegno del Comune e di Messinaservizi. Questo è il momento di impegnarsi ancora di più perché la città metropolitana faccia un deciso passo avanti per raggiungere il 65% di raccolta differenziata.”
“Messina – ha ricordato Mazzarella, Direttrice Fondazione UTILITATIS – è la più virtuosa delle città metropolitane della Sicilia. La percentuale della raccolta differenziata si attesta al 53,5%, oltre 10 punti in più rispetto alla percentuale del 2021 (42,9%), superando il valore di raccolta differenziata della Sicilia. Purtroppo, si evidenzia la carenza di infrastrutture regionali. Il Sud Italia continua infatti a presentare un significativo deficit impiantistico che non consente la piena circolarità delle risorse, contribuendo inoltre al differenziale di spesa per il servizio di igiene urbana con altre zone del Paese.”
Dello stesso tenore gli interventi di Campelli per COREPLA; Pagnozzi per BIOREPACK; Iascone di RICREA; Picone Referente Sicilia bandi ANCI-CoReVe; Centemero del Consorzio Italiano Compostatori; Lanz del Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare-Ispra; e Brandolini Presidente UTILITALIA. Infine, le conclusioni dei lavori della giornata sono state affidate al dirigente regionale Burgio.