CULTURA E SPORT: UN ‘CATALIBRO’ E QUELLA TEORIA DEL CALCIO NATO A MESSINA
Giovedì 13 marzo la presentazione della pubblicazione a Palazzo Zanca. Venerdì 14 l’inaugurazione della mostra della squadra dell’arte, curata dalla galleria d’arte ‘La Finestra Gialla’.
Il calcio è più di un gioco: è storia, arte, cultura. 𝗘 𝗼𝗿𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼!
MESSINA, 10 MAR – Il calcio sarebbe nato a Messina. O meglio la prima partita dove la palla non fu mai toccata con le mani, ma solo con i piedi. L’incontro è databile 1702 e porrebbe le basi per il calcio moderno, poi professionalizzato dagli inglesi con la prima gara ufficiale, Sheffield contro Hallam, giocata Il 26 dicembre 1860.
A forgiare la teoria il libro “1702 c’era una volta il calcio” (progetto Emovus – La Finestra Gialla) che supportando lo studio condotto dallo storico messinese Nino Principato, elabora un volume dove la storia sportiva incontra quella sociale, il calcio abbraccia epoche, costumi, musica, passioni giovanili dei ragazzi (dagli oratori alle pagine più di successo del Messina calcio) e incontra l’arte, grazie alle realizzazioni di una squadra di artisti, 14 personalità schierate come le mitiche figurine dei calciatori. “San Raineri in Messina, scrive Principato, sarebbe, dunque, il primo stadio di calcio del mondo e quella la più antica partita che la Storia ricordi”.
‘1702 c’era una volta il calcio – Quando lo sport diventa arte’ sarà presentato giovedì 13 marzo, alle ore 17.30, nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina. All’incontro parteciperanno il sindaco Federico Basile, l’assessore comunale allo Sport, Massimo Finocchiaro, l’assessore comunale alla Cultura, Enzo Caruso. Il focus del libro sarà analizzato da Luigi Mondello, dal docente dell’Università di Messina, Marco Centorrino, dall’ex direttore responsabile della ‘Gazzetta del Sud’, Alessandro Notarstefano e dai giornalisti della ‘Gazzetta del Sud’, Mauro Cucé, e Salvatore De Maria, che coordinerà i lavori. Si tratta di un volume ricchissimo di storie, con informazioni e contributi importanti.
Le pagine sono arricchite dai testi degli studiosi, Roberto Cavallaro; Deborah Correnti; Giuseppe Martino; Luigi Mondello; Piero Orteca; Mosé Previti; Nino Principato e dei giornalisti, Rosaria Brancato; Marco Capuano; Paolo Crisafi; Salvatore De Maria; Pietro Di Paola; Ernesto Francia; Ciccio Manzo; Pietro Mazzù; Orazio Raffa.
LA MOSTRA – Venerdì 14, alle 18, nei locali dell’art gallery La Finestra Gialla (via Centonze 142, Messina), inaugurazione della mostra d’arte contemporanea ‘1702 – C’era una volta il calcio’ – che racchiude 13 opere di grandi dimensioni, un metro per tre e i palloni trasformati dalla squadra dell’arte, composta da: Antonello Bonanno Conti; Gregorio Cesareo; Michele D’Avenia; Ilenia Delfino; Giovanni Fiamingo; Pippo Galipò; Antonino Gambadoro; Mantilla; Riccardo Orlando; Giuseppe Raffaele; Nino Rigano; Piero Serboli; Andrea Sposari; Togo.
“Il catalogo libro, mi piace parlare di ‘catalibro’ – spiega Luigi Mondello, biologo, appassionato filantropo nella città dello Stretto e founder de La Finestra Gialla, nasce dall’idea di affiancare al vernissage non il solito catalogo esplicativo, ma un lavoro più completo che racchiude pagine interessanti e curiose da leggere. Lo spunto storico – spiega – può essere definito anche una provocazione, prende impulso da una partita di ‘palla a terra’ giocata a Messina 323 anni fa: da ciò si sviluppa un ricco mosaico intorno a questo sport”.
“Messina come culla del calcio moderno è una suggestione che mi ha subito stuzzicato – aggiunge Mondello – e che, dopo un lungo e articolato lavoro di preparazione e organizzazione, presentiamo alla città. Devo ringraziare Mosé Previti che si è occupato della critica delle opere e Daniele Di Bartolo che collabora in modo prezioso con me da tempo. ‘1702 c’era una volta il calcio’ vuole essere anche un messaggio contemporaneo, in un momento davvero infelice per il calcio cittadino, uno sport che ha un alto valore identitario per una comunità”.
—- Maggiori info e contenuti digitali su Fb: lafinestragialla – Ig: lafinestragialla
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