La nostra redazione ha contattato il nuovo trequartista dell’Acr Messina, Antonio Crucitti, uno dei colpi importanti del mercato giallorosso, che pezzo dopo pezzo sta prendendo sempre più forma, grazie all’operato del Ds Obbedio, con l’avallo di tutta la società, presidente in testa. Una piacevole conversazione, con uno dei profili più forti del momento, che in linea con allenatore e dirigenza, si è mostrato anche di altissimo spessore umano, cosa questa non comune, ma che è sempre stata la base fondamentale di qualsiasi progetto vincente, in qualsiasi ambiente lavorativo e nella vita di tutti i giorni. Numerose e articolate le nostre domande, alle quali il centrocampista dai piedi fatati è stato sottoposto, senza sottrarsi, muovendosi con naturalezza con le parole, come se avesse un pallone tra i piedi.
La volevano in tanti, perché proprio l’Acr Messina?
Si, ci sono state parecchie situazioni interessanti, ma quando ho saputo dell’interesse del Messina, ci ho pensato poco ad accettare. Per il blasone, per la piazza, per la dirigenza che da subito mi ha convinto. Inoltre, cosa che non guasta, era la situazione ideale per stare anche più vicino alla mia famiglia.
Si sente carico per questa nuova avventura?
Onestamente si, sono molto carico, non vedo l’ora di iniziare. Voglio fare bene e cercare, insieme ai miei compagni, di dare un cambio di rotta ai risultati del Messina, che viene da anni negativi, la storia di questa maglia non merita certi palcoscenici e certi risultati.
Sente dunque il peso della piazza e le molte aspettative, vista la stagione passata, che ci sono su di lei?
So che ci sono molte aspettative su di me, è normale dopo la stagione appena trascorsa, io e i miei compagni cercheremo di fare bene, ci sono tutti i presupposti, ma il verdetto finale spetta al campo. Si sente, per quel poco che ho potuto vivere al momento la città, che la piazza ha voglia di fare calcio, di dare una sferzata a questo periodo negativo che ormai si protrae da qualche anno.
La sua stagione da trequartista lo scorso anno stata magistrale, come nasce però originariamente lei? Qual’è la sua posizione preferita?
Si lo scorso anno è stato fantastico, nel corso della stagione sono passato da mezzala a trequartista. In realtà io nasco centrocampista laterale, la classica mezzala, però mi adatto, gioco dove mi dice il mister, per il bene della squadra.
Per quel che riguarda il mister, lei conosce bene Cazzarò, cosa può dare e portare al Messina?
Si ho avuto il mister a Taranto, un ottimo allenatore, preparato. Inoltre a livello umano una persona umile, molto positiva, che può fare bene al gruppo. Bravo a preparare una squadra mentalmente, a livello di testa soprattutto.
Che campionato potrà fare il Messina? Questa confusione nella costruzione dei gironi di serie D, può destabilizzare o no?
Ogni anno purtroppo per la composizione dei gironi vi è sempre molta confusione. Ora come lo scorso anno con il Bari, ci sono diverse squadre importanti che potrebbero essere inserite nello stesso girone dell’Acr, ma per noi cambia poco. Il Messina è il Messina, abbiamo l’obbligo di fare un campionato di vertice, senza pensare ad altro. Rispetto per gli altri, ma tutti si devono preoccupare per noi. Ripeto siamo una delle squadre più blasonate, come tutte le compagini che hanno storia, dobbiamo camminare a testa alta, senza alcun timore, poi il verdetto ripeto spetta al campo, ma la domenica te la devi giocare con tutti. Le partite vanno giocate.
Cosa pensa dell’operato di Obbedio? Gli ha consigliato qualche suo ex compagno?
Conoscevo il Ds come fama, ma ora che ho potuto averci a che fare, ho percepito che è proprio una persona affidabile e preparata, che vuole fare bene e lo sta dimostrando. Sta lavorando ottimamente, sta costruendo un buon gruppo. Non sarò io a dirgli chi comprare, anche se sono a sua completa disposizione, infatti quando mi ha chiesto qualche informazione su miei ex compagni, sono sempre stato disponibile a dargliela.
Infine, Crucitti ha concluso l’intervista, rispondendo ad una nostra domanda su di una sua possibile premanenza, più duratura, in riva allo stretto. Ricordiamo infatti che negli uttimi anni sono diverse le maglie che il centrocampista di Taurianova ha cambiato: con Rende e Vibonese nella stagione 2015/2016, con la Palmese nel 2016/2017 (33 gare e 14 gol) e con Taranto e AZ Picerno nell’annata 2017/2018.
Visto che ha cambiato diverse squadre in questi anni, vorrebbe fermarsi a Messina qualche anno?
Assolutamente si, c’è la voglia di portare avanti un bel progetto, duraturo, con questa squadra. Naturalmente ci devono essere le possibilità e non dipende solo da me, ma anche dalla volontà della società.