In attesa del nuovo decreto anti-Covid che sarà in vigore dal 7 al 15 gennaio, l’Italia torna in zona rossa per gli ultimi 2 giorni delle vacanze natalizie. Per 48 ore, quindi, ecco la stretta che – oltre al coprifuoco ordinario tra le 22 e le 5 – introduce divieti e restrizioni per i giorni prefestivi e festivi.
Gli spostamenti, come è diventata consuetudine nelle ultime 2 settimane, sono consentiti solo per motivi di lavoro, di necessità e di salute e devono essere inseriti nella necessaria autocertificazione.
Il modello di autocertificazione
Nei giorni in cui l’Italia sarà zona rossa sarà necessario portare sempre con sé l’autocertificazioneche motiva l’uscita da casa secondo le deroghe previste dalle norme che hanno definito le misure di contenimento dei contagi da coronavirus per questo periodo festivo.
Il modulo va compilato ogni volta che si esce – secondo le deroghe previste – e in caso di controlli va consegnato alle forze dell’ordine, che comunque hanno con loro il modulo in modo da poterlo compilare sul posto
Sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione e nel limite massimo di due persone.
La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.
Si può andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti. L’autocertificazione deve essere portata sempre con sé per spostamenti e visite ai congiunti.
Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento. Vietati tutti gli spostamenti, anche per far visita ad amici o parenti, che comportino l’uscita dalla Regione in cui si vive o in cui si ha la residenza. Ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio.
Sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità individuati. La vendita dei beni consentiti può avvenire sia negli esercizi “di vicinato” (piccoli negozi) sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche all’interno dei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso esclusivamente agli esercizi o alle parti degli esercizi che vendono i beni consentiti.
Restano ferme le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.