Covid-19 | Denis Godeas e Pippo Romano: la libertà di essere italiani
Lo spostamento fra regioni è l’argomento più in voga in questi giorni. Fra litigi, riappacificazioni, giochi e giochini si sta avvicinando la fatidica data del 3 giugno. Aprire o non aprire i confini?
Secondo gli ultimi dati emanati dalla Protezione Civile la maggior parte delle regioni sembrano avere le carte in regola per accogliere gli amici vicini, ma per coviddiani motivi, lontani. A non essere allineate alle altre sorelle sono la Lombardia, parte del Piemonte e dell’Emilia Romagna. Il Governo è atteso nelle prossime ore ad una decisione importante ed impegnativa, cercando magari di fare da paciere fra diversi governatori con idee diverse, difendendo comunque i valori costituzionali.
Da nord a sud bisogna ritrovare il giusto spirito e a questo proposito abbiamo chiesto un parere a due grandi ex calciatori del Messina: Denis Godeas e Pippo Romano. Il centravanti friulano e il capitano siciliano.
Due regioni ai poli della nostra Italia, una e unica Italia che deve essere di tutti. Denis, cosa pensi della riapertura delle regioni?
Credo che ci siano i presupposti per riaprire, ovviamente dando un’occhiata ai dati che ci vengono forniti. Trovo logico che tutto debba andare verso la normalità e che la libertà debba essere nuovamente la principale protagonista della nostra vita.
Dello stesso avviso anche Pippo Romano:
Non capisco perché non dovremmo aprire alle altre regioni. Ancora oggi, in periodo di pandemia, vediamo sbarcare tanta povera gente, perché non dobbiamo consentire l’ingresso ai nostri connazionali? Se dovessimo rimanere ancora chiusi, significherebbe far morire il turismo, una delle principali fonti economiche del nostro Paese e della Sicilia. Sarebbe un disastro.
Questi i pareri di Denis Godeas e Pippo Romano, due campioni che si trovano ormai a tanti chilometri di distanza, ma sempre vicini.