Quella di oggi è forse una data storica per il calcio perchè per la prima volta ha visto la “luce” un progetto del tutto figlio del calcio business: La SuperLega. Si è parlato molto di “progetto Nba” ma è più simile ad un “progetto Eurolega” perchè nei fatti è una competizione che si va a sommare ai campionati nazionali e non a sostituire come nell’ Nba che nei fatti è un campionato a se stante. Ma cos’è davvero questa Superlega?
Il format della Superlega prevede la divisione dei 20 club partecipanti in due gironi da dieci squadre, che giocheranno sia in casa che in trasferta. Le prime tre classificate di ogni girone si qualificheranno automaticamente ai quarti di finale. Le quarte e quinte classificate si affronteranno in una sfida andata e ritorno per i due restanti posti disponibili per i quarti di finale. La fase a eliminazione diretta, giocata ad incrocio con l’altro girone modello “playoff” con gare sia in casa che in trasferta, verrà utilizzato per raggiungere la finale a gara secca che sarà disputata alla fine di maggio in uno stadio neutrale.
Fin qui nulla di strano ma sulla partecipazione dei club è il vero motivo di scontro ed il perchè nasce la bufera, I club fondatori sono Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham. A questi 12 dovrebbero aggiungersi altri tre club: si parla, al momento, del Paris Saint Germain per la Francia e di Bayern Monaco e Lispia per la Germania. I restanti 5 posti andranno alle squadre partecipanti ai più importanti campionati europei tramite un meccanismo di qualificazione non ancora definito nei dettagli.
Nei fatti si parla di 18 partite garantite per tutti i club con la fase a gironi (contro le 6 invece garantite dalle odierne competizioni UEFA) fino ad un massimo di 25 contro le 13 del format odierno della Champions e 15 dell’ Europa League. Il giro di denaro è anche ingente in quanto si stima che ad oggi la Champions generi un ritorno economico di circa 1 miliardo di euro mentre la Superlega arrivi ad un ritorno di addirittura 5 miliardi di euro. Le partite si andrebbero a svolgere tutte in turni infrasettimanali, ad eccezione della finale e, stando alle parole del vicepresidente della SuperLega Andrea Agnelli “le date sono perfettamente compatibili con quelle delle altre competizioni e si vanno ad inserire nei buchi lasciati liberi dalle attuali competizioni”
Uefa e Fifa non ci stanno ed hanno già dichiarato guerra alla competizione minacciando esclusione dalle competizioni per società e giocatori che ne faranno parte ma il progetto non intende arenarsi e la nota stampa della JP Morgan, finanziatore unico del progetto con 3,5 miliardi di euro, è un chiaro segnale che “il dado è tratto” e indietro non si torna più