Una parte dei militari dell’esercito in servizio in Sicilia sarà da domani impiegata nelle pattuglie di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri. Lo ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in un colloquio con il presidente della Regione Nello Musumeci. Il governatore dell’Isola aveva avanzato ieri un’ulteriore richiesta formale, in tal senso, al capo del Viminale, allarmato dalla crescita del tasso di contagio che da alcuni giorni si registra in Sicilia e vista “la perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19”. Il governatore, nella lettera inviata al responsabile del Viminale, sottolineava come l’Isola “sia una Regione dove il tasso di crescita dei soggetti positivi al contagio, in questo momento, si rivela superiore a quello della media nazionale.” Musumeci già ieri ha chiesto, quindi, di valutare la necessità di impartire disposizioni affinché sia potenziato il numero delle pattuglie delle Forze dell’Ordine, “ricorrendo, ove ritenuto necessario, anche ai militari dell’Esercito impegnati in Sicilia nell’operazione Strade sicure”.
Intanto dopo l’arrivo nei giorni scorsi a Palermo di due pazienti bergamaschi contagiati da coronavirus, ricoverati in un ospedale del capoluogo siciliano, il governatore icorda che “questo è un momento in cui ognuno di noi deve rinunciare alle spinte egoistiche e deve tendere la mano verso chi ne ha bisogno”. Intervistato a ‘mattino cinque’, su canale5, Musumeci ha affermato: “siamo orgogliosi di avere potuto accoglierli in uno spirito di grande solidarietà nazionale. Noi siciliani orgogliosi di essere isolani ma abbiamo la serena consapevolezza di fare parte di una nazione – ha aggiunto -. Il nord è una parte importante del paese e se possiamo essere di aiuto a qualche cittadino del settentrione lo facciamo ben volentieri”.