Per la società Usa Moderna la fase 1 della sperimentazione si è rivelata un successo
I livelli di anticorpi rilevati nelle prime otto persone sottoposte ai test clinici con l’mRNA-1273, spiega la società Moderna si trova nel Massachusetts, sono uguali o superiori a quelli riscontrati nei pazienti guariti dal Covid-19. Inoltre il potenziale vaccino avrebbe finora dimostrato di essere “sicuro e ben tollerato”, non presentando gravi effetti collaterali.
Le prossime tappe della sperimentazione
Moderna lavora con l’Istituto nazionale delle allergie delle malattie infettive guidato dal virologo Anthony Fauci, consigliere della Casa Bianca, e uno dei più grandi esperti mondiali di virus ed epidemie. Dopo i primi risultati positivi, c’è molto ottimismo e l’azienda Usa ha fretta di andare avanti. Avvierà ora la ‘fase 2’ della sperimentazione e spera di partire con la ‘fase 3’ nel mese di luglio.
Il farmaco sperimentale è un’immunizzazione a base di Rna che punta a stabilizzare una proteina (spike) del Covid-19. L’obiettivo è creare un meccanismo di difesa per l’organismo. Ma servirà ancora tempo per verificare questi risultati che non sono definitivi e sono stati testati solo su un campione piuttosto ristretto di persone. Fra l’altro, i dati sugli animali e sull’uomo diffusi finora dalla società non sono ancora stati pubblicati.
Al lavoro per il vaccino
Intanto in tutto il mondo decine di centri di ricerca lavorano per trovare uno scudo contro il virus. Secondo la rivista Nature esistono più di 70 gruppi d lavoro. Sono cinque i più importanti. Tra questi, lo studio dell’Università di Oxford e dell’Imperial College di Londra sull’uomo (in collaborazione con l’azienda di Pomezia Advent-Irbm). Il team di ricercatori è sicuro di avere il vaccino subito dopo l’estate, forse a settembre. Il nome del “candidato vaccino” è ChAdOx1 nCoV-19: utilizza un “adenovirus” come vettore per un trasporto più efficiente delle sequenze genetiche necessarie alle cellule umane per la sintesi dell’antigene virale.