Vincenzo Nibali, come è logico, in Svizzera sta cercando di prepararsi al meglio a una stagione così particolare: “Qui è permesso andare in bici e mi alleno 2 o 3 ore al giorno, alternando con la mountain bike“, le parole dello Squalo in una diretta su Facebook. Il corridore siciliano della Trek ha analizzato quanto potrà accadere nel Tour de France e nel Giro d’Italia, tenendo conto che con il calendario rivoluzionato, la Grande Boucle (29 agosto) sarà la prima corsa a tappe ad andare in scena: “Sarà un Tour interessante anche da questo punto di vista. Poi dipende da come reagiscono i fisici, magari si entra in condizione dalla terza tappa e chi magari andava piano prima cambia passo, anche se in una corsa a tappe bisogna essere più regolari possibile. Il Giro a ottobre cambierà moltissimo le nostre aspettative, magari in montagna potremmo trovare la neve, e ci sarà probabilmente tantissima pioggia. Ho parlato anche con Mauro Vegni (il direttore ciclismo di Rcs Sport, ndr), e ancora non sappiamo come sarà gestito. Non sappiamo neanche la partenza, se dall’Ungheria o se sarà tutta siciliana“.